Incontro con Gianni Testa, Maestro di luci e ombre, pittore della Divina Commedia.

Gianni Testa, classe 1936, è uno dei più importanti pittori della scena romana, fa parte di quella generazione che ha fatto parlare di sé anche in molti paesi del mondo, non solo in Italia. L’arte pittorica del maestro romano Gianni Testa, è opera apprezzata in tutta Italia ed anche all’estero. Particolarmente originale è la sua rappresentazione della Divina Commedia di Dante. Conosciuto soprattutto per la corsa sfrenata dei suoi fantastici cavalli, ma pure per altre forme libere ed incisive nello spazio: paesaggi, ritratti, atmosfere sognanti. Hanno scritto di lui i più importanti critici italiani, tra cui il Prof. Claudio Strinati, le sue opere sono esposte in tutto il mondo, recentemente è stato omaggiato dalla Società Dantesca Italiana, per il suo contributo pittorico al capolavoro di Dante Alighieri.

1) Maestro ,lei è uno dei più importanti pittori della scena romana ,generazione che ha fatto parlare di sé anche in molti paesi del mondo, non solo in Italia .Ci parli della sua formazione.

La mia formazione è iniziata in gioventù, facendo riproduzioni di opere famose in particolare il Caravaggio, mio grande ispiratore di sempre. ‘’Sto arrivando!’’ (ride) Con il passare degli anni ho perfezionato la mia formazione facendo restauro nella scuola della Galleria Borghese ,con la professoressa "La Pergola".  Con il tempo e vari studi sono arrivato a raggiungere vari traguardi a livello nazionale e internazionale .

2) Guardando le sue opere ,esaminando i soggetti che rappresenta ,soggetti femminili ,paesaggi e cavalli espressivi ,si nota una grande padronanza del colore. Viene prima il soggetto nelle sue opere, o lo sfondo che lo contestualizza?

 Se devo essere sincero tutto avviene nella contemporaneità. Quando guardo la tela e la preparo ,nella mia mente ho già il soggetto ed i colori per poi creare la mia opera .

3 ) Come si comporta la sua città nei confronti dell' arte contemporanea?

Purtroppo la gente è presa da altri problemi e l'arte contemporanea viene in secondo ordine.

Si da priorità alle cose primarie specialmente in questo momento di crisi;mettendo da parte l'arte.

4)  Ogni artista ha un punto di riferimento per la sua produzione ,un " ispiratore " ,chi è stato il suo punto di riferimento?

Il mio punto di riferimento nell'arte è stato il Caravaggio che io sento moltissimo e mi ispira a nuovi argomenti pittorici e orizzonti .

5) Vivere d'arte ,la pittura ha contribuito alla costruzione della sua vita.  Ci racconti un aneddoto  legato alla sua prima esperienza lavorativa nel campo dell'arte.

Si, sinceramente la pittura ha contribuito a costruirmi la vita. Mi ha insegnato a vivere nella fantasia, nella natura anche nelle difficoltà. Partecipai ad una collettiva e essendo alle prime armi, non avevo tutte le materie e gli strumenti necessari per dipingere, così mi inventai la tela e la cornice con uno sportello di finestra. Feci una bottiglia di cavalli e vinsi il 1° premio della Biennale romana insieme al giapponese Yamamoto.

6) Gianni Testa inizia come restauratore  presso la scuola della Galleria Borghese dove diviene maestro ,una formazione di rilievo. Cosa ha dato alla sua pittura l' esperienza del restauro?

 Iniziai il mio cammino verso l'arte proprio presso la scuola della Galleria Borghese  con il restauro. La mia passione per quest'ultimo mi ha spinto ad appassionarmi anche all' arte e quindi per la pittura che tutt'ora amo e porto avanti con grande amore.

7)  L' artista è un sapiente  di luci e ombre, la via di mezzo tra i due fenomeni?

L'artista deve mettere luce e creare ombre per dare movimento alle sue opere .

La via di mezzo tra questi due fenomeni è il colore che da vita e risultati che escono dall' io profondo.

8 ) Lei ha omaggiato il Caravaggio, Roma, e riletto la Divina Commedia, ce ne parli.

 Come dicevo in una delle risposte precedenti ,il Caravaggio è la mia passione ,il mio ispiratore, colui che ha dato vita ad  alcune mie creazioni. Da esso mi è venuta la passione anche per il grande  Dante Alighieri ,con la sua "Divina Commedia" da me rivisitata in 88 opere alle quali ho dedicato anni di studio e di lavoro.

9) Chi scrive di lei, la definisce "artista dell'espressionismo onirico ", lei come si definisce?

Un grande critico mi ha definito " espressionista onirico", beh, posso dire che è entrato nell' intimo, nella contestualità della mia arte, perché ha raccolto le mie emozioni ,sensazioni ,ma sopratutto la sensibilità che metto nelle mie opere .

10)  La capacità di descrivere i particolari appartiene agli artisti, come ai poeti, etc. Riesce a descriverci il suo studio, il luogo dove l'opera  prende vita?

  Come tutti gli artisti e per artisti intendo non solo coloro che sanno dipingere; ma anche poeti ,scrittori, etc; anch' io ho i miei spazi che servono per ispirarmi. Il mio materiale mi serve per creare e il mio mondo che è il mio studio dove vive una parte della mia vita, "L'ARTE LA MIA ARTE".

11) Terminiamo l’intervista con un suo pensiero informale, fuori dal contesto se vuole, ci lascia un aforisma?

"L'ARTE  NON SI TROVA PER LA STRADA, MA NELL' INTIMO DELL'ESSERE UMANO".

Laura Colle

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