Una scultura nella città centrale svedese di Örebro sembra essere sgradita ad alcuni residenti locali, impressionati dall'imponenza di otto metri di altezza, due volte il David di Michelangelo per capirci, che maestosamente si elevano nello spazio e rappresentano un ragazzo pisciare ininterrottamente nel loro fiume.
Contestualizziamo, ogni estate Örebro diventa uno scenario aperto per artisti internazionaliche si inseriscono nel panorama a cornice della mostra Örebro Open Art.
Quest'anno, questa scultura ha destato molto scalpore presso la comunità. fin dalla sua installazione sulle rive del fiume Svartån, vuoi per il formato, vuoi che farsi pisciare sulla testa non è gradevole anche se è una intenzione d'artista, la metafora non è stata proprio gradita dalla comunità.
La statua, "Bad Bad Boy", cattivo cattivo ragazzo è di un artista finlandese Tommi Toija, svetta e domina la riva del fiume, sproporzionata come il David di Michelangiolo in Piazza della Signoria in pieno Rinascimento, ma non ha i boccoli e ha la testa calva, per inciso, vi immaginate il David pisciare nell'Arno ininterrottamente dal Rinascimento a oggi?
Intanto è fioccata una discussione di senso sull'arte contemporanea; leggo che un residente sessantaduenne divertito dice: "Penso che sia interessante, ma sono felice che non è qui per sempre." Anna, trentaquattro anni sostiene invece senza mezze misure: "in realtà odio ll'opera d'arte e trovò l'atto provocatorio".
Tommi Toijas, lo scultore, nonostante le polemiche in maniera pragmatica commenta: " E' solo un ragazzo che urina in un fiume, né più né meno. Qualcuno potrebbe vederla come una cosa divertente, altri potrebbero essere provocati, ma "Bad Bad Boy" continuerà a urinare ininterrottamente, fino alla fine della mostra, l'uno settembre, che alla gente del posto piaccia o no".
Questa è una storia che racconta bene, come a un certo punto la libertà di un artista, termina quando può offendere e limitare la libertà di una comunità, pisciare ininterrottamente a cielo aperto, può in qualche modo, legittimamente disturbare il passante e stuzzicare il bambino e l'adulto emulante, divertente? Per me, ma forse non per tutti, una comunità non è un Museo contemporaneo gestito dal privato e neanche uno spazio d'arte calibrato sul gusto del privato.