Selfie star in the Museum: Quando il V.O.P. imita il V.I.P.
Da Radio Tam Tam Selfie, stiamo continuando a studiare e analizzare gli effetti collaterali della liberalizzazione del Selfie nei Musei d'arte contemporanea.
Ha cominciato Eminem, poi è stato seguito da P.Diddy, per poi arrivare a Beyoncé e Jay Z con tanto di prole al seguito, la questione che ho posto ai miei studenti nel test d'ingresso del corrente anno scolastico è stata:
Un autoscatto fotografico al Louvre con la Gioconda alle spalle, aiuta a comprende il senso del lavoro?
Difficile rispondere a questa domanda, si, no, dipende da chi si scatta la foto.
Possiamo fare diverse considerazioni, come e perché al Louvre lo scatto fotografico è sempre con la Gioconda?
In fondo non è l'unica opera d'arte presente al Louvre e un Selfie con lei è forse un poco scontato e legato semplicemente al proprio marketing social dell'immagine.
Altra questione è il Louvre deserto negli scatti di queste Rapstar, ora è vero che in questo mondo dell'arte e delle sue dinamiche linguistiche, al di la dell'apparenza, non frega un cazzo a nessuno, ma rispetto al flusso di emigranti nomadi e turisti globali dell'arte che la Gioconda quotidianamente continua ad attrarre, il Museo vuoto in un normale orario di visita è impensabile.
Presumibilmente, questi Selfie, sono stati autorizzati durante una blindatissima visita privata, riservata alle star,
Il Louvre aperto solo per loro, affittato in esclusiva in orari diversi da quelli di apertura?
Tutto normale nella logica della globalizzazione e del fare cassa, accade anche per il Colosseo e diversi Musei pubblici d'arte contemporanea italici.
Accade anche nello Stato Vaticano, e a tal proposito non mi sembra di avere mai udito la voce di Papa Francesco.
La storia triste è che in questo momento storico, sembrano fare di più per alcuni musei le foto su Instagram che iniziative promozionali a pagamento.
Insomma per emulare un VIP si acquistare il biglietto, per cui il Museo dovrebbe essere anche riconoscente al V.I.P. che spinge all'emulazione il V.O.P. (Very Ordinary People) pagante.