Le sonorità plastiche elettroniche dei Microlux: Geküsst.

Le sonorità plastiche elettroniche dei Microlux: Geküsst.

I Microlux si formano nel 2004 dall’incontro di Linda Edelhoff e Fabio Colasante.
nel 2009 producono il loro primo lavoro discografico “ Weisse” (microlux/macrostudio/essedesign 2009) che raccoglie ottimi consensi di critica specializzata e di pubblico.

I Microlux hanno inoltre supportato i live de’ Il Teatro degli Orrori, Disco Drive, Marco Parente, Afterhours, Populous e collaborato alla realizzazione del documentario “Berlin 20 Years Later” del regista Simone Di Somma per la colonna sonora.

In collaborazione con Populous (Morr Music) vincono il premio “La musica elettronica italiana nel 2061”, promosso dal Festival Club To Club in collaborazione con il Comitato Italia 150, organizzatore dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con la traccia “Anorexia Girl”.

Volevo cominciare il ragionamento a partire dal rapporto con lo spazio che la vostra musica crea, tu Linda Edelhoff, sei anche una Scultrice e hai di riflesso una forte attitudine a ragionare in tre dimensioni, la domanda non convenzionale con la quale volevo cominciare è questa: Quale è il rapporto tra la musica  dei Microlux e la tua idea di Scultura?
Relazione che sembrate dichiarare anche attraverso l'immagine cover del Cd...

Bellissima domanda, si l'art work del cd "Geküsst" realizzato da Roberto Policastro raffigura una scultura femminile con in mano un neon.
In quella figura proiettiamo l' individuo, non il fatto generico "maschile" o femminile, ma persona che "vive" e intuisce, ragiona e crea.
Il neon è simbolicamente l'idea della sua creatività.
Come scultrice, mi ritengo artista ancora in viaggio.

Le mie sculture sono dei corpi di cui si può intuire del movimento.
Volti  di donne dove c'è sensualità, ma anche molta malinconia, come le nostre sonorità.

La vostra musica sembra non avere tempo e spazio, elettronica si, ma così profonda nella ricerca che conducete, da farne "classico" nella composizione ed esecuzione, possiamo ragionare in questo secolo sulla musica elettronica andando oltre la sua matrice pop anni settanta?

Il concetto di base è quello di avere delle macchine a disposizione e quindi al servizio di armonie e composizioni che comunque partono da costruzioni armoniche.
Questo metodo a noi congeniale ci consente di creare brani con una vera e propria forma canzone e non mera sperimentazione elettronica, ma non escludiamo alcune parentesi di styles con drum machine e synth.
Ne consegue tirare fuori maggiore autenticità e personalità senza scadere in fenomeni modaioli o di puro esercizio di stile.

Musica elettronica, classica, con coordinate spazio temporali universali e tre lingue in sei brani, sembra precisa la volontà di non localizzarla, non farne uno strumento di localizzazione geografica ma di confronto e incontro, il titolo del lavoro è GEKÜSST, una dichiarazione poetica o sbaglio?

Non sbagli nel dire "incontro", sono cresciuta con due culture che si distinguono tra di loro, madre Tedesca e padre Italiano.
Mia madre, quando avevo 8 anni mi raccontava con passione, della sua Band preferita i "Beatles", mentre dall' altra parte le canzoni fischiettate erano di Modugno e Claudio Villa. Scegliere la parola, come titolo Geküsst, e' proprio una dichiarazione poetica.

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