JOSEPH EL-JAMOUS, ALIAS GREGORIO: IL MONACO ARTISTA
(Sinai st. Caterina agosto 2012) - E' una delle culle della cristianità: il Monastero di Santa Caterina in Sinai è uno dei più antichi monasteri cristiani al mondo. Fondato nel IV secolo, si trova nel centro della penisola del Sinai, ai piedi del Monte Sinai (Horeb), il luogo in cui Dio parlò a Mosè dal roveto ardente.
Possenti mura fortificate e una chiesa costruita dall'imperatore Giustiniano nel VI: il luogo è unico. Il monastero non è mai chiuso, da secoli e secoli la vita monastica non si è mai fermata. Pellegrini provenienti da tutto il mondo vanno a visitare questa tappa della Terra Santa che conserva le icone più antiche e i mosaici più belli. Tra i monaci abita anche un artista: il monaco Gregorio, impegnato nell'arte del mosaico.
Firmandosi Joseh El Jamous ha partecipato anche a mostra in Italia. Tra queste "Eros e Tanathos" presso la galleria d'arte contemporanea "Taormina Gallery", con il patrocinio del comune di Taormina, tenutasi nell'aprile 2009. Gli abbiamo chiesto di parlare di sé e della sua arte.
Come si presenterebbe tra vita secolare e monastica?
Il mio nome monastico - Gregorio del Sinai. Il mio nome secolare E-Dzhozef Jamus. Mi sono laureato presso il Dipartimento di Filologia Inglese in Giordania, dove sono nato e vissuto per molti anni, ma la mia famiglia è dal Libano. Ha preso i voti monastici nel 2000, vivo nel monastero di Santa Caterina nel Sinai dal 1995.
Come arriva all'arte del mosaico?
Fin da bambino mi piaceva l'arte del mosaico, e volevo farlo, fino a quando nel 2003, ho conosciuto la maestra greca e mia guida di mosaico Teoharis Maddalena e tuttora lei è la mia insegnante.
Cosa prova guardando un mosaico?
E' arte monumentale, un mosaico ha sempre fornito un impatto molto forte alla mia vista portandomi ad un altro mondo, mi mostra una realtà diversa. Un'altra ragione per cui ho scelto questa arte, mi aiuta come un monaco e come persona, a mantenere l'armonia tra lo spirituale e il fisico in me, in modo che questa armonia è la felicità umana. Purtroppo, le istituzioni educative oggi non danno un'idea di armonia e la felicità, e di conseguenza stiamo facendo una serie di gravi errori, e così soffriamo dal nostro caos interno!
Lei dunque è molto fortunato vivendo nel Sinai...
Naturalmente, come monaco del monastero del Sinai solo qui potevo imparare a capire e creare icone, io vivo l'eredità della pittura del Sinai, poter contemplare la nostra grande collezione quasi ogni giorno è unico! Ritengo il mosaico del Sinai nelle icone del XII - XIV secolo come i più significativi capolavori bizantini, che coprono una vasta gamma di argomenti dogmatici e liturgici.
Essendo artista contemporaneo si potrebbero fare icone di arte contemporanea?
Io non ho esitato a seguire i vecchi maestri del mosaico e la loro tradizione, infatti, penso che sia un grande onore per me essere il loro allievo, in quanto è impossibile creare un mosaico di arte contemporanea, senza studiare i mosaici antichi e praticare le loro tecniche e approcci.
L'estetica antica è ancora attuale?
I mosaici antichi per me sono e saranno sempre moderni, perché non hanno mai perso la loro novità, in altre parole, questi mosaici sono senza tempo, anche se alcune persone non si rendessero cono conto del loro valore per qualsiasi motivo sarebbe così. Se mosaici tradizionali e moderni sono originali, non saranno mai in contraddizione. Per raggiungere l'armonia tra l'arte tradizionale e moderna, si deve avere l'armonia interiore in te stesso per primo.
E come vede lei dal Sinai l'arte moderna?
Per quanto riguarda l'arte moderna in generale, penso che sia bene che esista, anche se non sono d'accordo con l'ideologia che a volte traspare dalla mancanza di armonia e l'equilibrio che vediamo ora nelle immagini caotiche, sembra che dimensione "umana" sia "rotta". L'arte bizantina si basava sull'idea della luce divina dal cielo. Gli impressionisti basavano la loro arte sul concetto di luce. Non possiamo certo dimenticare o ignorare il fatto che la luce fisica viene dal cielo, in primo luogo e deve portare all'armonia.
E che dice invece dell'arte sacra contemporanea?
Per quanto riguarda la moderna arte religiosa, purtroppo, devo dire che è generalmente molto povera di contenuto e forma, maggior parte degli artisti non sono originali, non vivono o lavorano in accordo con l'esperienza della Luce Divina. Fortunatamente, ci sono alcuni maestri originali che si sono dedicati al mosaico d'arte, ma la mancanza di un'adeguata formazione relativa all'arte delle chiese e il suo ruolo indispensabile e valore, impedisce alle persone di capire la differenza tra l'arte autentica e originale, che è determinata dalle regole dell'ordine divino nelle trame di immagini. Come ripeto, l'arte contemporanea sta vivendo una crisi "ideologica". Il ruolo dell'arte sacra è quello di promuovere l'esperienza della realtà divina e la logica in relazione al piano di Dio e della Rivelazione.
Lei vive nel deserto come artista ha un sogno?
Creare mosaici al Monastero di Santa Caterina è esperienza unica,ma ho sempre avuto il sogno di lavorare in altri luoghi, in particolare in Russia, se mai ci sponsorizzasse. Mi sforzo di capire il mosaico nella sua funzione originale come arte architettonica, che consiste in cicli di storie interconnesse che portano lo spettatore da questo mondo temporaneo ad un altro mondo, un mondo di meraviglie. Anzi in un vero e proprio regno.
Joseph Grigorios El Jamous (monaco Gregorio Sinaita).
mosaicist1@gmail.com
http://www.giornalesentire.it/2008/aprile/2031/josepheljamousdettogregorio.html