L'arte concettuale di Hanne Darboven

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La galleria P420 Arte contemporanea di Bologna ospita fino al 12 gennaio 2013 "Index", la personale dedicata a Hanne Darboven (Monaco, 1941 - Amburgo 2009). La mostra, una retrospettiva dedicata all'artista tedesca, una delle figure più rilevanti dell'arte concettuale europea e mondiale, è curata da Miriam Schoofs. 

Cresciuta negli anni della Minimal Art e dell' Arte Concettuale Americana, l'esordio artistico di Hanne Darboven è da collocare a metà degli anni '60 con i construction drawings, durante un soggiorno a New York durato due anni. E' qui che, dopo una breve fase geometrica, Hanne Darboven trova il suo rivoluzionario e caratteristico sistema di disegno e di scrittura. Logico ed enigmatico al tempo stesso, il suo lavoro è fatto di segni, parole, numeri, calcoli. "Uso i numeri perchè questo è un modo per scrivere senza descrivere. Non ha nulla a che vedere con la matematica. Proprio nulla. Scelgo di usare i numeri poichè sono così stabili, limitati, artificiali!. Queste le parole con cui Hanne Darboven descrive il proprio lavoro sulla rivista "Artforum" nel 1973. "I miei sistemi sono concetti numerici, che lavorano in termini di progression e/o riduzione, in qualche modo simili ai temi con variazioni in musica. Mi piacciono i mezzi più umili e meno pretenziosi, perchè le mie idee si fondano su loro stesse e non sul materiale; è la natura stessa delle idee ad essere non materiale". Idee quindi, inarrestabii flussi di pensiero che prendono forma nella compulsiva necessità di scrivere, di tracciare di tradurre in numeri, di mettere ordine, di ridurre all'essenziale". Ossessionato, compulsivo, logico e onirico, al tempo stesso rigido quanto poetico il lavoro di Hanne Darboven è da inquadrare nella tendenza tipica degli anni '60 e '70, alla dematerializzazione dell'arte teorizzata tanto da Lucy Lippard quanto da Sol Lewitt, alla riduzione dell'espressione artistica ad un'idea razionale, indipendentemente dalla sua concreta realizzazione. Dalla fine degli anni '70 Hanne Darboven aggiunge un'altra dimensione al suo vocabolario artistico: quella della musica. Nasce così un sistema musicale in cui i numeri si sostituiscono alle note, in cui un modello numerico diventa una sinfonia eseguibile. La mostra, curata dalla critica Miriam Schoofs in collaborazione con la Hanne Darboven Foundation di Amburgo, presenta una selezione di lavori realizzati tra gli anni '70 e la metà degli anni '90, oltre ad alcuni tra i suoi più significativi libri d'artista, per i quali lei stessa amava definirsi scrittrice prima ancora che artista.  

 

Fino al 12 gennaio 2013

Hanne Darboven - "Index"

a cura di Miriam Schoofs

P420 - Arte contemporanea

p.zza dei Martiri 5/2 - Bologna

Orari: dal merc. al ven. 15-19.30/15-19.30; 

gli altri giorni e orari su appuntamento;

catalogo disponibile in galleria

Infotel: 051.4847957; 320.5635213; 329.2222792

Infoweb: www.p420.it; info@p420.it

 

Informazioni su 'Cecilia Pavone'