LO STRAORDINARIO DEI LUOGHI COMUNI

LO STRAORDINARIO DEI LUOGHI COMUNI

di Vanni Cuoghi e Patrizia Santachiara

 

Lasciata alle spalle la grande Milano, seguiamo la SS 494 in direzione Abbiategrasso – Vigevano.
Arrivati in prossimità di Abbiategrasso lasciamo la statale 494 per la statale 526 in direzione Motta Visconti – Bereguardo - Pavia .
Dopo circa 5 Km eccoci arrivati a Morimondo, sede di una delle più suggestive abbazie del nord-Italia (Sec.XII), recentemente restaurata. La visita comprende la Chiesa di S.Maria , il chiostro, la sala capitolare, il dormitorio , il refettorio e la sala di lavoro dei monaci.

L'abbazia fu fondata dall'ordine cistercense di S. Bernardo e vide la propria fortuna consolidarsi nell'opera dei monaci che bonificarono e valorizzarono i terreni ad essa annessi rendendoli coltivabili. La particolare localizzazione,  al confine tra il milanese ed il pavese, la vide arricchirsi di donazioni e favori a seconda dell'appoggio che l'abate offriva all'una o all'altra causa.
La decadenza iniziò nel '400 fino alla chiusura definitiva del monastero nel 1799. I monaci ritornarono solo nel 1952.
Chiesa di S. Maria (visita 8.30 – 12.00 e 14.30- 18,30- festivi fino alle 19.00).
Edificio iniziato nel 1182 e terminato a fine secolo XIII.

 

 

(Abbazia di Morimondo)

 

 

La facciata è a capanna in cotto; l'interno è costruito secondo i canoni dell'archittetura cistercense con archi ogivali e volte a crociera.
In corrispondenza della 5^ campata Madonna con bambino tra i Santi Benedetto e Bernardo di Bernardino Luini.  Ma la “botta” è il coro ligneo commissionato dai monaci a Francesco Giramo che lo concluse nel 1522, composta da 70 stalli con figure di santi e angeli. La parte più commovente rimane il convento a cui si accede dalla navata destra attraverso il chiostro.

Di particolare interesse il dormitorio e la sala lavoro dei monaci in cui sono state recentemente scoperte tracce di affreschi raffiguranti le cosidette “parti del mondo” in una visione assolutamte precopernicana.
Si noti in una piccola nicchia la stilizzazione di una gazza che ricorda per freschezza iconografica certi disegni di …. Bruno Munari.

 E' consigliabile una passeggiata nei dintorni: il paesaggio circostante è un incanto, specie al tramonto. Bisogna ricordarsi però che, essendo paludi bonificate, regna sovrana la zanzara. Valanghe di estratto di piretro vi aiuteranno a godere appieno di cotanta bellezza.
 

Sulla strada del ritorno il consiglio è percorrere la strada provinciale 59 (vecchia vigevanese), che ci permette di attraversare il naviglio in prossimità di Gaggiano (buttate l'occhio verso la splendida chiesa barocca che si affaccia sulla ripa). Appena superato l'abitato, in prossimità del semaforo, deviate per Noviglio, Vigano e Barate.

 

A Barate di Gaggiano merita una visita la piccola chiesetta affrescata da un prete di campagna negli anni '50. La Chiesetta di St. Andraea. Non è per l'eccellenza artistica che vale la pena vedere questi singolari dipinti; essi incarnano piuttosto il sentimento semplice e sincero di un uomo, che intende restituire alla comunità un luogo dignitoso dove pregare .
Don Giulio affresca da solo tutta la chiesa nell'arco di 10 anni con le storie del vecchio e del nuovo testamento. L'impressione è quella di entrare all'interno di un enorme ex-voto con le figure un pò sproporzionate e con colori  sgargianti degni di un carretto siciliano.
L'atmosfera è comunque quella dei gesti autentici ed il cosiglio è quello di sedersi a guardare.

 

 

 

Dopo tanta attenzione dedicata ai luoghi dello spirito occorrerà dedicarsi un pò allo spirito dei luoghi che, in taluni casi, si rileva anche attraverso la rielaborazione alchemica dei frutti della terra.ovvero : la buona cucina.

All'ingresso del paese ci accoglie l'insegna antica osteria Magenes (Tel.02/9085125 – chiuso il lunedì; occorre assolutamente prenotare).

 Il ristorante a gestione familiare propone una serie di piatti in cui la riebolarazione della cucina tradizionale lombarda è fatta in modo raffinato con guizzi di inventiva niente male .

Portateci la fidanzata o la moglie per il vostro anniversario … farete un figurone!.

 

I prezzi sono ottimi e la quantità soddisfacente, personamente è uno dei posti che preferisco.
Ottimo l'aspic di nervetti e lingua con salsa verde e spuma al rafano.Tra isecondi il filetto di maiale con mela verde e gelato allo zola : è paragonabile ad un tango con la più bella del paese.
Buona la cantina.
Alla fine chiedete il liquore alla liquirizia : arriverete a leccare il bicchiere.

 

 

 

 

[Al di la del Bere e del Mare, la Rubrica di Vanni Cuoghi

n.00 "lo straordinario dei luoghi comuni"

pubblicato su lobodilattice il 21-09-2009]

 

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