"Sweet weapon"
Ink on chinese paper
95x80cm
2005
Luo Minjun sceglie di abbandonare la pittura a olio in favore di inchiostro di china e carta di riso. Si tratta di una conquista molto importante che incarna il rifiuto di tutto ciò che è stato importato e imposto in Cina, da parte dell'accademismo russo, e il conseguente ritorno a una tradizione ancestrale che da sempre costituiva la gloria della cultura cinese. Una riappropriazione significativa che non si limita ad una differenza tecnica, ma coinvolge anche l’ambito filosofico: un sistema di pensiero e di valori.
La pittura a olio serve a riprodurre la realtà, attraverso la sua natura materica e realista, e una volta asciutta forma uno strato che ricopre la superficie e la nasconde. La china, invece, è fluida, appartiene agli elementi acqua e aria, si integra col supporto lasciandolo interagire, mantenendo un equilibrio tra i pieni e i vuoti che non riproduce la realtà, ma ne crea una alternativa.