Meri Tancredi nasce all’Aquila nel 1976.
Dopo essersi diplomata come Maestro Orafo nell’Istituto Statale d’Arte di Avezzano, a diciassette anni si trasferisce a Perugia, dove inizia il percorso di studi in Pittura nell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci. Negli stessi anni consegue il Diploma in Tecniche Pittoriche, nell’Istituto Statale d’Arte di Perugia e nel 1998 si Diploma in Pittura con la tesi in Storia dell’Arte, “Esperienze di scrittura iconica”, arricchendo ulteriormente il suo percorso artistico.
Conduce da tempo un’indagine sulla parola scritta e sui rapporti con il materiale che la supporta e lo spazio nel quale è collocata. Le lettere nere, anonimamente in carattere bastone maiuscolo, hanno nel tempo caratterizzato le sue opere come anche l’impiego di una pittura aniconica, del colore oro o di materiali trasparenti o tecnologicamente impersonali. La forma pura della lettera come essenza fisica che fuoriesce dal nero, opaco/lucido si evidenzia in larghe tele in canapa, cotone, lino, tessute a telaio dalle sue nonne, e il testo riaffiora concettualmente, come da memoria interna. Negli ultimi anni la definizione spaziale delle opere e il loro rapporto con un pensiero antico si sono venuti caratterizzando maggiormente. Le opere più recenti estendono la ricerca verso nuovi linguaggi e culture con installazioni nelle quali le forme coniugano la remota memoria personale con figure archetipiche analizzate nel loro affiorare in sensibili aspetti della società contemporanea.