Titolo: Mister Anno di produzione: 2008 Durata: 4,05 min.
Sinossi: Immagini e suono si combinano in modo frammentario. L’azione ripetitiva di passare la mano fra i capelli, raccogliendo quelli che rimangono impigliati e gettandoli poi al vento si sovrappone ad un gioco di ombre che, come tre grazie, suonano le inconsistenti sagome di strumenti improvvisati. Il clima privato e molto femminile si diluisce sempre più, lasciando spazio a un cielo inquieto, in movimento.
Il suono della mia voce si somma a quello di rumori e crepitii prodotti dal corpo. L’home-made groove che ho composto vuole rendere l’idea di un’ironica condizione femminile, in cui creatività e quotidianità convivono in forma casalinga, nella vita di tutti i giorni.
La melodia di Metronomy si sovrappone, quasi a coprire gli altri suoni, in modo da attenuarli, producendo un’atmosfera ipnotica.
La composizione è stata realizzata per il concorso a tema sulle tre grazie di TankTV, cui questo video a preso parte. Le immagini sono molto scandite e frammentate, quasi fossero residui dell’azione ripetitiva di passare la mano fra i capelli daventi a una finestra aperta, ogni volta consegnando quelli perduti al vento.
L’azione sfuma a poco a poco in un’altra scena in cui le nuvole di un cielo proiettato si muovono velocemente dietro alla mia ombra.
L’ombra diventa la sagoma di una musicista e poi di un gruppo di tre elementi che suonano strumenti improvvisati come un bicchiere, un ukulele e le mie stesse mani. Tutti i capelli perduti sono come ricordi inutili, qualcosa di doloroso che vorrei buttare via quasi fosse spazzatura, ma allo stesso tempo il loro aspetto organico vive ancora ricomponendo la forma di una sorta di nido stranamente separato dalla mia testa, dal mio corpo.
L’azione prende la forma di una rinuncia alla parte più femminile e privata della vita per una rappresentazione più collettiva e pubblica della mia condizione di artista, dove l’arte (l’ironica band casalinga) prende il posto dei sogni romantici. Il video, oltre alla sua natura autonoma, è stato anche concepito per essere parte di una performance interattiva “Mister-Master”; in cui invito le gli astanti a cantare o lasciare un commento vocale sul video attraverso un piccolo stereo giocattolo che, mentre amplifica le voci, registra una sorta di master-documentazione dell’evento che successivamente viene mixato all’audio originale.