Mostra collettiva di Land Art
GASM
PERCORSI D’ARTE IN PINETA
VIII edizione del ciclo “Arte in Piazza”
Curator: dott. Lucrezia Rubini
Organizzazione: Associazione culturale “La cera di Dedalo”
Organizzazione e allestimento: arch. Giorgio La Bianca
Periodo: dal 16 al 18 settembre
Location: Pineta di Guidonia-Montecelio (Rm)
Vernissage: venerdì 16 settembre h 18
Patrocinio : Comune di Guidonia Montecelio
Info: 333/2151787
Installazioni realizzate dagli artisti del GASM: Giovanni BattistaBianchi, Ugo Cordasco, Anna Crescenzi, Isabelle Dehais, Gabriella Di Trani, Giuseppe Fucsia, Werther Germondari, Giuliana Iannotti, Lorenzo Zanetti Polzi
Catalogo: al vernissage
Ingresso: libero
Info: 3332151787
Dal catalogo:
Proporre forme di arte contemporanea, specificamente mediante installazioni di land art, al pubblico più vasto, comporta un’azione eminentemente democratica, di riappropriazione sia della dimensione artistica, connaturata all’uomo da sempre, sia del proprio territorio di appartenenza: operazione condotta già dal GASM, mediante l’offerta alla fruizione pubblica della collezione in mostra permanente presso il complesso del San Michele a Montecelio e che qui si rinnova. Si intende qui offrire, da parte di alcuni artisti del gruppo, percorsi di rilettura inedita della ”pineta”: un luogo noto, e molto frequentato, nel cuore del tessuto urbano di Guidonia, che ogni giorno viene visto, con uno sguardo“assuefatto”. Arte dunque come passepartout per percorsi finalmente resi inediti e quindi recuperati dall’assuefazione del quotidiano: il riguardante verrà accompagnato, tramite le installazioni site specific create dagli artisti, in una sorta di full immersion nella Natura, in un percorso di riconoscimento di quel sè dimenticato nel tran tran quotidiano, in una sorta di rebirthing. Rinascita dunque, attraverso l’arte, salvifica, personale e di un pezzo di tessuto urbano così rivalutato in una funzione sociale e nello stesso tempo come luogo della riflessione attraverso i “passaggi” simbolici: dall’edito all’inedito, dal noto all’epifanico, dall’abitudinarietà alla meraviglia, dal presente al passato. La Land Art offre possibilità di recupero del rapporto uomo-natura e uomo ambiente, in diversi sensi: non è più l’opera d’arte che viene inserita nell’ambiente, ma questo stesso si riattiva in modo diretto, interagendo con il riguardante e coinvolgendolo. La natura si fa arte e l’arte non la riproduce in modo mimetico, facendone una copia; questa forma di arte scardina totalmente i meccanismi del mercato dell’arte, poichè le installazioni fanno parte integrante del luogo e, non potendo essere spostate, non possono neanche essere vendute; la Land Art richiede una fruizione sociale e democratica, legando l’opera al luogo e facendo pertanto, di quel luogo, un elemento centripeto e di aggregazione sociale, totalmente svincolata quindi anche dalla fruizione privata, in quanto si sviluppa in luoghi pubblici; la Land Art offre possibilità di riuso del territorio, non invasivo, ecologico, a impatto zero, non utilitaristico, prospettando in tal modo dimensioni inedite di tipo simbolico, immateriale, evocativo, epifanico; la Land Art attiva dimensioni di riflessione, poichè eminetemente concettuale: infatti l’azione dell’artista non è più trasformativa, ma solo “topologica”,ovvero elementi comuni, tratti dall’ambiente stesso, come sassi o foglie, tronchi o altro, vengono sottoposti all’azione creativa dell’artista; azione che consiste spesso in una semplice dislocazione insolita, tale da offrirci una visione o un punto di vista diversi. Le proposte dei diversi artisti, con strategie diversificate, si pongono come vademecum, per ripercorrere, riscoprire, rivedere, riconoscere, reinterpretare, rivivere uno spazio le cui potenzialità ”epifaniche” possono essere riattivate, appunto, tramite l’arte.
Lucrezia Rubini