Nato da un percorso di ricerca antropologica fortificato ed arricchito da una documentata coscienza storica, New Visual Map è un progetto legato intimamente a Łodz, città polacca che si colloca quasi esattamente nel centro geometrico del paese. È qui infatti che la sua autrice – Francesca Bellussi – vive per un anno, indagando la città attraverso le sue trasformazioni, i suoi quartieri, la sua storia.
A fare da primo e solido sostrato al progetto è l'indagine sul campo, nutrita da un lato da un'esplorazione approfondita dei luoghi e, dall'altro, dalla raccolta diretta di immagini verbali sulla città stessa da parte dei suoi abitanti. È solo attraverso lo studio della storia, però, che il lavoro dell'autrice prende la sua direzione defiinitiva: la conoscenza del passato, carico di identità e di chiavi per capire il presente, permette l'indispensabile distanziamento per la costruzione di una nuova mappa cittadina.
Quello che ne risulta, tutto incentrato sul visivo, è un progetto organico in grado di raccogliere e integrare fotografia, grafica, testi: il racconto della ricostruzione di Łodz, città che contiene al suo interno, insieme, il fermento della trasformazione e le tracce di una dittatura per alcuni versi ancora presente. A punteggiare questo percorso, le riflessioni sul rapporto tra uomo e città di Marc Augé.
La mostra ospitata ad Elastico dal 9 al 21 settembre parte dal libro che costuisce il progetto, per proporne, però, una sintesi su muro. Saranno infatti esposte una selezione di foto scattate da Francesca Bellussi insieme ad una scelta di pagine trasformate in grandi manifesti, realizzati in serigrafia dall'autrice stessa.
L’esposizione fa parte e apre idealmente Bologna al muro (http://www.bolognaalmuro.net), giornata di interventi artistici e musicali che si terrà sabato 10 settembre in vicolo de’ Facchini. Il progetto, da un’idea di Maria Paola Landini, è realizzato da FacchinX2 (Elastico + Serendipità), in collaborazione con il Quartiere San Vitale e l’Area Cultura del Comune di Bologna.
Francesca Bellussi
Francesca Bellussi consegue negli anni di studio presso all’Accademia di Belle Arti di Bologna e successivamente all’ISIA di Urbino (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) un percorso bilaterale, fra grafica e arte.
Partendo dallo studio sulla letteratura di Dostoevskij, Gogol, Dikens, Baudelair per arrivare ai contemporanei come Tondelli o Vanna Vinci, da attenzione ai cambiamenti sociali a ciò che la circonda e che continuamente muta volgendo la sua esperienza verso progetti di Public Art.
In tutti i lavori di Francesca lo studio antropologico, che in Marc Augè ha i suoi fondamenti, determina una forte propensione verso il quotidiano, il Non Luogo, cioè quegli spazi oltrepassati in cui l’uomo diventa una singola identità senza relazione con ciò che gli sta attorno.
La fotografia diventa il mezzo principale, attraverso la quale sostiene i concetti e mantiene immobile lo sguardo attento che con cautela sospende nei suoi viaggi.
Contemporaneamente accresce la sua ricerca e lo studio nella grafica specializzandosi nell’incisione, prima a Bologna, poi a Strasburgo, in seguito presso il Kaus (Centro Internazionale per l’Incisione Artistica) di Urbino e infine all’Accademia Sztuk Piknych im.Władysława Strzemińskiego w Łodzi, Polonia
Partecipa a numerose mostre nazionali ed internazionali come Spagna, Urgheria, Polonia e Sud America.
Attualmente vive e lavora a Trento.