Acrilici su tela, 97x97 Cm.
Per le macchine... è progettato il nostro mondo contemporaneo, non per gli umani.
Basta camminare per un’ora soltanto, in una qualsiasi periferia, per provare una sensazione di spaesamento, nervosismo e disagio; sensazioni che guidando una macchina non si percepiscono se non in parte. Il mondo antropizzato in funzione delle macchine è ormai un paesaggio consolidato e nello stesso tempo irrisolto. Non siamo ancora stati in grado di trovare soluzioni congeniali tra il paesaggio e la funzionalità, bisogni più o meno reali e consumo di suolo. In ogni modo, viviamo in un ambiente di caos architettonico che non possiamo evitare e non riusciamo a correggere, se non in minima parte. È umano, cercare comunque un’armonia visiva e sensata, in una realtà da cui non si può fuggire in nessun modo.