Pao, artista milanese che nel 2000 trasforma uno dei tanti paracarri stradali di Enzo Mari in qualcosa di diverso: un opera decontestualizzata, istintiva, lontana dai canoni dell'arte da galleria e vicina al mondo frenetico della città, un essere simbolico, dal tratto pop, che presto conquista la simpatia dei passanti: nasce il primo pinguino urbano. Ne seguiranno poi molti altri, assieme ad un intero mondo fantastico, dove angoli desolati del panorama cittadino diventano piccole isole di colore. Le sue sculture nascono dall'attenta osservazione della società contemporanea e della grigia staticità della Milano quotidiana, alla quale l'artista risponde con colori squillanti con cui caratterizza le sue opere. I pinguini Paopao, persi nel contesto urbano dove sono nati, si pongono in relazione diretta con il proprio pubblico e lo accompagnano all'interno del mondo brulicante delle nuove tendenze dell'arte underground milanese. Dalla strada, Pao comincia una poliedrica sperimentazione di mezzi e stili in un melting pot di arte e comunicazione che lo porta presto ad essere uno dei principali esponenti della Street Art in Italia.