Paolo Sommaripa
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L’ISTINTO DI UN ARTISTA NELLE OPERE DI SOMMARI’ PAOLO SOMMARIPA. I MIEI PRIMI 40 ANNI… DI ARTE.
L’ istinto di un artista, messo a nudo spontaneamente nelle opere. I percorsi dell’anima raccontati e fissati in maniera indelebile e ricchi di pathos, sofferenza ed emozione. Paolo Sommaripa in arte Sommarì, quaranta anni dedicati all’arte, dove la sua ricerca pittorica spazia ed emerge, senza dubbio alcuno, nell’infinito scenario dell’arte contemporanea italiana. Poliedrico, istintivo, immerso, passa dalla metafisica all’astrazione in maniera del tutto naturale. I suoi “scarabocchi” delle Elementari a Mazzano Romano, suo paese di origine, ancora custoditi e ben incorniciati dai suoi compaesani. “ Ho iniziato a dipingere già ai tempi delle Medie, poi il Liceo Artistico di via di Ripetta a Roma nel 1974, dove ho frequentato le lezioni di grandi artisti come Bianchini in arte Guelfo, che era un grande amico di Giorgio De Chirico, di Simona Weller, Mario Cimara, Rossana Lancia. “ Non ho fatto l’Accademia di Belle Arti per mia scelta, non volevo scorie accademiche. Ho rubato con gli occhi, ho visitato molte mostre di grandi artisti, nelle gallerie di Roma, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna. Non dimenticherò mai le immense screpolature di Burri, che in un certo senso hanno lasciato un segno nella mia immaginazione. “ Con sicurezza possiamo dire che la scuola di questi artisti ha portato buoni frutti, gettando le basi ad un estro creativo di notevole spessore che, ancora oggi, sembra inesauribile. Non possiamo numerare le opere prodotte nel tempo, molte vendute e non catalogate, alcune in collezioni private in Italia e all’estero. La vena creativa di Sommarì, si sfoga da sempre, in scenari metafisici e astratti, non sempre fusi insieme, ma costantemente messaggeri di emozioni. Lui stesso dice che il suo atto di dipingere è spinto essenzialmente dalle emozioni della vita, percorrendo i meandri della memoria, ma auspicando visivamente il grande potere della rinascita, perché la rinascita di ognuno è conseguente ai progressivi stati emotivi che la vita stessa ci offre. Le sensazioni che si hanno nell’osservare le opere di questo artista, sono molteplici, si evince un antico passato e insieme una pittura contemporanea e attuale, un intrecciarsi veloce che collega il passato al quotidiano. Forme, segni veloci, pennellate, colore, dove spesso predominano anche tonalità scure, ma di un fascino davvero particolare. - Percorrendo i meandri della memoria, ora asfaltati a nuove esigenze attuali, Sommaripa incide nel segno, determinato alla ricerca del soggetto sorpreso nella sua dimensione metafisica … Tra trapezìe di sogni di vita nuova, di passato arcano, egli spinge il ricordo, alimenta la nostalgia che fissa i nostri pensieri che evadono dall’esistenza, per ritrovare il vento della rinascita che ci scuote a cambiare il percorso, logorato spesso, di una vita fatta di desideri nuovi realizzati, ma capaci di condizionare i nostri comportamenti – scrive il critico d’arte Fattino Tedeschi. Aggiunge Bruno Lanzalone, filosofo e artista - I colori che Sommaripa spesso usa: l’ocra, il rossiccio, il nero, il marroncino, sono espressioni di una natura autunnale, di un mondo forse al suo tramonto, ma ancora pieno di energia e di forza. Sommaripa si esprime in una pittura essenziale e asciutta, in cui l’evidente influenza di De Chirico è come filtrata in una dimensione personale fortemente creativa. Emergono sugli altri i quadri metafisici, inseriti in un’ atmosfera silenziosa i cui protagonisti appaiono quasi scolpiti in posizioni senza tempo. Le figure di Sommaripa appaiono essenziali, espresse in pochi tratti che sembrano scavare nell’essenza profonda della materia. Nessuna concessione all’ornamento, ma, in una espressione assorta ed intensa, compaiono temi che sembrano fondere la metafisica e il senso del mistero che troviamo in De Chirico, con l’asciuttezza quasi michelangiolesca delle opere energiche e decise di Mario Sironi. E’ un Sironi forse più meditato, punto di arrivo di produzioni tormentate, ma sempre vive e profondamente significanti. La figura è fondamentale nell’arte di Sommaripa, che, legato al mondo e alla storia, sembra periodicamente, rifuggire da astrattismi e si rilega profondamente al figurativo. Ma la sua è una figura senza orpelli, tutta espressa nel segno, in pochi tratti, che in un espressionismo non storicamente individuato, esprime realtà vive e tuttavia colte in una eternità senza tempo, scavano nei pensieri di questo artista eclettico rendendolo appunto “ un artista dei nostri tempi “. La mostra personale nella Torre Civica comunale di Pomezia, (dove l’artista ha già esposto in numerose personali) dal titolo “ oltre i sogni” a maggio 2014 con il patrocinio del comune, ha messo in mostra le sue recenti produzioni dove l’informale si infiltra prepotentemente nel suo mondo metafisico. Infatti, recentemente l’artista si affida completamente a un gesto libero, dove predomina una pennellata veloce e istintiva, fuori da ogni apparente logica, ma come dicevamo, una pittura creativa, costantemente messaggera di emozioni. A oggi, a quaranta anni di arte, consensi e riconoscimenti da tutto il mondo, a un artista che ha voluto portare avanti con chiarezza il suo messaggio di amore per l’arte, quale mezzo di comunicazione visiva e linguaggio universale.
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