Ancora poche parole, ma qualche immagini di alcune opere di Fiac, la fiera d’arte contemporanea parigina (4 giorni con inaugurazione il 17 ottobre) dalla base centrale al Grand Palais, e diramazioni in giro per la città, dalle gallerie aperte del marais, ai giardini delle Tuileries, davanti al Louvre, con opere scultoree davvero notevoli, da William Kentridge, a Willelm de Kooning.
Al Grand Palais, fulcro di Fiac, erano esposti capolavori e lavori nuovi, contestualizzati dentro a un luogo notevole per estetica (di vetro e ferro) e storia. Gallerie internazionali, dalle francesi storiche come Yvon Lambert o l’immancabile Perrotin (che ha deciso di mettere un po’ di tutto, come in una sorta di luna park del contemporaneo), da Barbara Gladstone a White Cube e Gagosian, e molte italiane, dalla Galleria Continua, fino a Tornabuoni, che forse vince la fiera con un “semplice” tappeto di Alighiero Boetti (in copertina nel I articolo di Labrouge su Fiac di ieri) di metratura e bellezza imbarazzanti, un’opera da museo insomma. E poi tanti nomi da Ai Wei Wei, a Takashi Murakami, da Michelangelo Pistoletto a Francesco Vezzoli (l’opera che riprende il Boccioni con … i tacchi, insomma, lascio a voi pubblico la sentenza della chiaccherata opera), da Marlene Dumas, Jean Michel Basquiat, Jonathan Meese, George Condo, Lara Favaretto (bella l’installazione totale da Franco Noero), Hans Peter Feldman, Paul McCarthy, Dan Flavin, Carl Andre, Sophie Calle (molte opere dell’artista francese), Thomas Struth, Pablo Picasso, William Kentridge, Roberto Cuoghi (le ultime sculture da Massimo De Carlo), Calder, Daniel Firman (con i suoi manichini al muro da Perrotin), Tacita Dean, Gabriel Orozco, a Tony Craigg, Rebecca Horn, Loris Cecchini, Penck, Nam June Paik, Jenny Holzer, Elssowrth Kelly, Anri Sala, Ilya Kabakov, Paola Pivi, Jeff Koons, Orlan, Giovanni Anselmo, Chris Martin, Cy Twombly, Baselitz, Louise Bourgeois e cosi via …. (http://www.fiac.com/rechercher-artiste.html).
Dopo la fiera qualche immagine delle opere di cera sciolte (due figure umane sedute) di Urs Fischer, all’interno della Cappella dei Cappuccini nel cortile dell’Accademia di Belle Arti di Parigi, a Saint Germain …
E un mini tour veloce al Palais de Tokyo, uno degli spazi espositivi più affascinanti e di grandi dimensioni al mondo, con la mostra Imaginez l’imaginaire, part II. Opere concettuali e di critica sociale, sperimentazioni e ricostruzioni, installazioni sonore e cinema d’autore …
a suivre …