questa classe di privilegio transnazionale, globale, agisce per mantenere i propri vantaggi a discapito della classe "lavoratrice", la quale, dopo aver conquistato molte garanzie dopo la seconda guerra mondiale, adesso li deve, secondo loro, perdere.
il fatto è che questi per garantirsi la sicurezza della propria ricchezza, dovesse impoverire il più possibile la classe lavoratrice, altrimenti, dandole troppe garanzie, la cosa non si sa come si incrina in un modo che per questi potenti transnazionali globalizzati non sono contenti perché si sentono in pericolo.
perché si sentono in pericolo?
perché quando uno ha paura di perdere quello che ha ha sempre paura. anche la classe lavoratrice ha paura di perdere quello che ha, però meno, anche perché in un certo senso negli ultimi anni si è abituata. quando uno si abitua in un certo senso ha meno paura. perché diventa una cosa normale questo fatto di perdere.
però questo non si sa come sia destinato a finire, in che modo finirà male. anche se si sa che comunque è una cosa desinata a finire male. però questo male dipende anche da che parte lo vedi. perché per certi aspetti, se lo vedi dal punto di vista della classe di privilegio tutto sommato non è poi così male, anche se uno non è mai sicuro di come va a finire sicuro sicuro.
però chi lo sa, qualcosa potrebbe pure capitare, non si sa cosa. perché nessuno lo sa. cioè, nessuno lo sa anche perché chi c'è che lo potrebbe sapere?
questa classe di cui parliamo che si chiama classe lavoratrice, diciamo, che comprende tutti quelli che in certo senso sono insicuri e incerti sul proprio futuro e anche sul futuro dei loro figli, non sanno molte volte neanche chi sono. perché hanno molto da fare a fare quello che fanno per non andar giù. perché se vai giù dopo tornare su è molto molto difficoltoso. e questo lo sanno bene.
infatti quelli della classe privilegiata globalizzata transnazionale contano molto su questo non sapere e su questo fatto che se vai giù non è sicuro che tornerai mai su e quindi il fatto che ti conviene impegnare tutte le tue energie nel non andar giù o almeno nell'andarci il più piano possibile quasi non accorgendotene.
non accorgersene è abbastanza importante per ogni cosa. anche morire per esempio, tutti prima o poi muoiono, ma un conto è se lo fai piano piano non accorgendotene, un conto e se ti passa un tram sopra, per esempio. quello è sempre morire ma si potrebbe dire che non è la stessa cosa, sono quasi, si potrebbe dire, due cose diverse, due morti diversi. uno è un morto più adagiato, l'altro è un morto che è diventato morto così in fretta che mentre moriva era ancora troppo vivo per non accorgersene, e questo è più difficile, ache se è la stessa cosa. sono cose diverse, anche se sono uguali.