Bombolette di tutto il mondo unitevi. Se PicTurin avesse un Manifesto, questo potrebbe essere l’incipit. In tre anni, il Torino Mural Art Festival ha infatti coinvolto quasi 150 artisti, provenienti da oltre dieci paesi diversi.
Dopo la prima, scoppiettante edizione del 2010, nell’ambito di “Torino Youth Capital”, e il consolidamento del rapporto col territorio nel 2011, quest’anno PicTurin si pone un obiettivo ambizioso, racchiuso nel claim “Your City, Your Museum”. L’intento è quello di trasformare Torino in un museo a cielo aperto. Da Palazzo Nuovo a lungo Dora, dalla Spina Tre al Politecnico, nell’arco di quattro mesi, le opere degli street artist coinvolti continueranno a colorare l’intera città.
Ideato dalle Associazioni per la Creatività Urbana, Il Cerchio e Le Gocce, Style Orange e Monkeys Evolution, e organizzato da MurArte e dal Servizio Politiche Giovanili e Servizio Arti Contemporanee della Città di Torino, PicTurin si è rapidamente imposto come uno dei più importanti eventi europei di street art e graffiti writing. Con due interessanti peculiarità: da un lato riunisce davanti ai muri cittadini grandi nomi dello scenario internazionale e artisti noti e emergenti della scena cittadina; dall’altro si propone di contribuire, in ottica Glocal, alla valorizzare e al rinnovamento del tessuto urbano.
Non a caso, questa terza edizione inaugura proprio a Parco Dora, cuore di una delle grandi trasformazioni in atto a Torino, quella di Spina 3. “PicTurin è un’ottima occasione per far conoscere il parco e per abbellirlo – spiega Claudio Cerrato, presidente del Comitato Parco Dora e della Circoscrizione IV –. Mi sembra una favolosa tavolozza organizzata per i writers e come Comitato speriamo di poter allargare ad altre zone della Spina questo tipo di interventi, penso ad esempio ai Cannocchiali, le passerelle pedonali, dove i murales potrebbero essere dei bei deterrenti contro gli atti vandalici”. Il parco, che integra ambienti naturalistici a memorie del passato industriale del territorio, col capannone dello strippaggio e i suoi pilastri d’acciaio colorati di rosso, offre uno scenario particolarmente suggestivo. In via Nole, da ieri pomeriggio, una lunga murata sta cominciando a prendere vita. Su uno sfondo dalle tinte forti, che virano dal rosso caldo e avvolgente al blu intenso, stanno sbocciando opere eterogenee, che spaziano dalla grafica al lettering, alla street art, con citazioni classiche e soggetti urbani.
Parco Dora continuerà ad essere il cuore pulsante del Festival per tutto il mese di giugno. Da lunedì ci si sposta nello scenario surreale di passerelle e piloni d’acciaio lungo corso Mortara, dove lo spagnolo Escif realizzerà la sua opera, e il prossimo fine settimana diventano protagonisti gli olandesi Graphic Surgery e gli italiani 2501 e Verbo.
Intanto, per celebrare l’apertura del Festival, sabato sera Border Land ospita il party PicTurin Night, nella cornice di Parco Michelotti, dove in questi giorni sta germogliando il SAM – Street Art Museum. Gemellaggio a colpi di spray, che inaugura un’estate all’insegna dell’arte urbana. Gli ingredienti della serata sono aperitivo, musica e estemporanee performance di live painting. Inoltre, alle 21,30, si potrà assistere alla proiezione del documentario sulla prima edizione del PicTurin.
Il Festival prosegue per tutto il mese di luglio, oltre che negli spazi di Parco Dora, sulle pareti dell’Amedeo di Savoia, e dopo la pausa estiva si prepara per il gran finale che, tra gli altri, vedrà protagonisti Corn79 e Mr Fijodor sulla facciata dell’Hiroshima Mon Amour.
Da La Stampa di sabato 16.06.2012
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