Pacific di Fulvio Di Piazza

I personaggi di Fulvio di Piazza sono i suoi territori. Terre misteriose dove terra, aria, fuoco e acqua si mescolano in composizioni zoomorfe in continuo mutamento. Balene spiaggiate ricoperte da muschi e licheni o grandi bovini celesti sono i protagonisti dei quadri esposti nella personale del pittore siciliano presso la Galleria Giovanni Bonelli. Lo spazio della galleria offre l’esplorazione dell’immaginario di Di Piazza attraverso le sue tele che ritraggono paesaggi informi dove si concentra un’energia primordiale. La presenza dell’uomo si riconosce nei dettagli, nei profili umanoidi di queste terre relegate in universi lontani, si cela dietro tante piccole finestre che illuminano navicelle ormeggiate in galassie di nebulose o appare invadente come in De buchi e grandi rivelazioni dove l’oscura testa di un gigante emerge dalle nuvole spezzando la nitidezza di un cielo innaturale giallo fluorescente. Con sguardo attento si può riconoscere nelle tele e nel collage di disegni la silhouette della Sicilia, terra d’origine dell’artista. L’isola dai tre promontori è ritratta in fiamme, in fuga tra lande desolate di lava e fuoco o a matita sorretta da un lembo di terra senza mare intorno con solo un acquitrino ai suoi piedi. Le fanno da cornice bozzetti a matita di alberi contorsionisti e pesci sparsi provenienti dal grembo di una grande divinità-spugna che apre il percorso della mostra. Genesi, distruzione e vitalità portata all’esasperazione sono gli elementi che riconosciamo nella pittura di Fulvio Di Piazza in scena da oggi fino al 30 Marzo

Roberta Guarragi