LIVEWORKS performance art award

Forgia, Centrale Fies, Dro (TN)

Live Works _ performance art award è un premio totalmente dedicato alla performance che offre una casa, una cura speciale e una vetrina d'eccezione per ideare, realizzare e mostrare il proprio lavoro.

19 marzo
presentazione di Live Works a Viafarini DOCVA, Milano
tavola rotonda sulla performance 16.00 - 18.30
Stato della performance. Intervengono Francesca Grilli (il ruolo della performance nel suo lavoro), Caterina Iaquinta (produzione storica e stato attuale), Giulia Bini (pratiche sonore), Antonia Alampi (pratiche emergenti).
Moderatore: Simone Frangi
conferenza stampa 18.30 - 19.00
Presentazione del bando (Denis Isaia) e aperitivo con presentazione di Centrale Fies

14 aprile
scadenza bando

11 - 21 giugno
prima tranche di residenza per produzione performance

30 luglio
serata di premiazione e visione collettiva delle 5 performance
arrivate in finale a Centrale Fies, Dro

Per questo progetto CENTRALE FIES, centro di produzione delle nuove arti contemporanee, sceglie Viafarini DOCVA, organizzazione per la promozione dell'arte contemporanea, responsabile del più importante centro di documentazione sulle arti visive italiano.

Barbara Boninsegna, art director di CENTRALE FIES, con Denis Isaia, curatore indipendente, e Simone Frangi, curatore di Viafarini DOCVA hanno in questi mesi sviluppato un pensiero per il nuovo bando lanciato a febbraio 2013, incrociando know-how diversi ma in stretta connessione.

Lanciare il bando di Live Works e aprirlo a tutti gli artisti per invitarli a partecipare inviando progetti di azioni, performance, pratiche relazionali, live media, teatro/textbased, media arts e pratiche emergenti, è stato solo l'inizio di un percorso. 

Quello che CENTRALE FIES, con Viafarini DOCVA, si prefigge di fare è di dare agli artisti è una serie di facilitazioni per potersi concentrare sul proprio lavoro: gli spazi di Fies sono capaci di trasformarsi a seconda delle esigenze e dello sviluppo di percorsi artistici, i luoghi per la residenza creativa sono dotati di una comoda foresteria che ospiterà gli artisti selezionati, a loro disposizione ci saranno anche materiale tecnico e assistenza sul campo, e su richiesta un confronto con chi da anni si occupa di produzione di performing art.
Inoltre una cura speciale da parte dei tre curatori Barbara Boninsegna, Simone Frangi e Denis Isaia, che si impegneranno nel dare un appoggio concreto agli artisti che, passando due attente selezioni arriveranno fino a quella finale, in cui le performance saranno presentate nello stesso momento al pubblico e alla giuria di Live Works la sera del 30 luglio 2013 a Centrale Fies, in Trentino, all'interno del festival trentennale di performing art Drodesera. 

Ai cinque artisti che passeranno le due selezioni sarà offerta la possibilità di una ulteriore fase di residenza presso CENTRALE FIES e una quota di 500 euro di produzione per l'opera, mentre al vincitore finale sarà riconosciuto un premio di 1.000 euro.

Il bando integrale, form e tutte le informazioni su www.centralefies.it gli artisti sono invitati a spedire la propria candidatura entro il 14 aprile 2013. 

Live Works _ performance art award vuole essere un modo concreto di mettere in relazione due importanti centri di residenza creativa ed essere un sostegno reale per gli artisti, generando una attenzione specifica sulla performance.

La scelta di una giuria eterogenea e speciale.
La rosa della giuria di questa prima edizione è composta da nomi di lavoratori e teorici realmente impegnati nel mondo dell’arte e non solo.

Responsabili di importanti pagine cultura, artisti che cominciano in questi anni, dopo un lavoro rigoroso e importante ad avere riconoscimenti ufficiali e diverse opportunità, curatori indipendenti che hanno all’attivo carriere interessanti e vivaci, direttori di festival che hanno fatto e stanno facendo un lavoro corretto e coerente con gli artisti e, in tutto questo
anche un elemento di piccola trasformazione del convenzionale: la scelta di inserire nella giuria finale uno sguardo che possa da un lato rompere l'omogeneità delle visione dei giurati e dall'altra richiamare un filo rosso di senso, metafora e analogia tra mondi diversi ma paralleli, figli della contemporaneità e che spesso si sono incrociati. 

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