MEMENTO FLORI*

MEMENTO FLORI*

Ricordati che fiorirai

 

Progetto di Sasha Vinci & Mariagrazia Galesi a cura di Gloria Occhipinti

Palazzo Beneventano | 9 maggio – 8 giugno 2014

 

 

SITE SPECIFIC continua a trasformare l'assetto urbano di Scicli in un “Teatro Vivo”, aggiungendo anche Palazzo Beneventano ai luoghi convertiti in spazi d'arte. Il centro di ricerca promotore delle arti contemporanee nella città barocca, dopo la recente riconversione dell’antico mulino (Site Mill), ha adesso sviluppato un nuovo progetto. In occasione della rassegna d’arte contemporanea NUVOLE, ideata e promossa dal gruppo SEM - Spazi Espressivi Monumentali, ha infatti presentato all’interno di questo gioiello architettonico, da molti considerato il più bel palazzo barocco della Sicilia,  MEMENTO FLORI*, un progetto di Sasha Vinci & Mariagrazia Galesi a cura di Gloria Occhipinti.

Per gentile concessione della famiglia Sgarlata-Piccione, MEMENTO FLORI* ha trovato fortunata ambientazione nei bassi dello splendido Palazzo Beneventano, fulgido esempio di barocco settecentesco, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, riaperto e reso fruibile al pubblico in occasione della mostra inaugurata il 9 maggio e che, visto il grande apprezzamento dell’iniziativa, rimarrà fruibile fino al prossimo 8 giugno.

Il progetto artistico restituisce una situazione d’opera inscritta nel quadro di una ricerca più vasta, intrapresa già da qualche anno dai due artisti. Tale ricerca si snoda attorno a macrotematiche basiche: quella dell’identità e della ridefinizione della stessa attraverso la memoria.

Il recupero, la rievocazione e la riconsiderazione del passato attraverso i ricordi, sono sequenze ineludibili del processo commemorativo avviato da Sasha Vinci & Mariagrazia Galesi.

Una macchina della memoria che ha restituito vita al passato personale degli artisti attraverso la sua presentificazione mediata da oggetti ed elementi.

MEMENTO FLORI*, ricalca nel titolo la locuzione latina divenuta monito, il Memento mori, adoperato in epoca romana per ricondurre l’uomo a una dimensione esistenziale di finitezza e restituire il senso tragico della caducità.

Vanitas o appunto Memento mori, è stato anche un fortunato genere pittorico affermatosi nel XVII secolo.  Si tratta di nature morte e rappresentazioni in cui ricorrono oggetti ed elementi che rimandano alla precarietà e alla fugacità della vita: teschi, strumenti musicali, orologi, frutta e fiori.

MEMENTO FLORI* mira a ricostruire una natura morta di elementi, traducendo in sculture di cemento oggetti sopravvissuti all’aleatoria selezione del ricordo dei due artisti, portatori di stratificazioni affettive, di suggestioni profonde e fitte reminiscenze.

Dagli elementi scultorei "germoglia" un apparato floreale che allegorizza ed enfatizza la vivificazione dei forti contenuti affettivi, concentrati e racchiusi negli oggetti.

E se le raffigurazioni dei Memento mori  riconducevano alla inesorabile transitorietà della vita attraverso la transitorietà degli elementi terreni, adesso, in una prospettiva capovolta e ribaltata, proprio agli oggetti, carichi di un surplus di valore mnestico, è affidato il compito di eternare il ricordo della vita attraverso il perdurare della vita nell’oggetto.

 

 

 

A seguire testo critico di Gloria Occhipinti

 

 

MEMENTO FLORI*

Ricordati che fiorirai

 

«le cose non sono soltanto cose, recano tracce umane, ne sono il prolungamento. Gli oggetti che a lungo ci hanno fatto compagnia sono fedeli, nel loro modo modesto e leale, quanto gli animali e le piante che ci circondano. Ciascuno ha una storia, un significato, mescolati a quelli delle persone che li hanno utilizzati e amati. Insieme formano, oggetti e persone, una sorta di unità che si lascia smembrare a fatica »

R. Bodei

 

Il progetto di Sasha Vinci & Mariagrazia Galesi è l’ulteriore momento di una ricerca  duale e concomitante, avviata ormai da qualche anno, che registra la necessità e l’urgenza di affrontare la complessità di una questione capitale: quella dell’ identità.

Un’identità da ereditare, rappresentare e in cui riconoscersi.

Indagine personale e intima che diventa essenziale e obbligata quando ci si interroga più estesamente su tematiche di natura ontologica.

Nei progetti che anticipano la situazione d'opera presentata per Nuvole, Sasha Vinci & Mariagrazia Galesi affrontano la vexata quaestio in un iter scandito dalla ricorsività della memoria, affrontata come opportunità di valutazione, recupero e rievocazione di un passato inesorabilmente legato all’identità delle origini.

Nella performance urbana COSA VEDI? e nell'installazione CRISI, gli artisti avviano il processo commemorativo del passato, teso a ridare contenuto e organicità ad un'identità rarefatta e smantellata.

Sasha Vinci & Mariagrazia Galesi sviluppano una disamina del vissuto infantile, ripercorrendo anche fisicamente i luoghi dell’infanzia (COSA VEDI?).

Un'azione di recupero della memoria che avrà risvolti pratici e concreti, dal momento che gli artisti, legati ai linguaggi scultorei e performativi, importeranno nella loro pratica tecniche artigianali mutuate deliberatamente dalla tradizioni locali. Per tale ragione, nella loro opera, confluiranno i motivi della tessitura e dell’intelaiatura dei fiori desunta dalle tradizionali decorazioni floreali, dalle Infiorate diffuse in Sicilia e tradizionalmente connesse alle festività religiose già a partire dall’età barocca.

Il risultato è quello di un’originale e preziosa combinazione di Art & Craft.

Il progetto presentato per NUVOLE scaturisce dall’intenzione di dare continuità alla tematica dell’identità e della memoria, intesa, qui, come rievocazione del soggetto nel suo nesso dialettico con l’oggetto, 

Le ricordanze  scaturiscono da oggetti che emanano un surplus di valore mnestico.

Gli oggetti dei familiari degli artisti scandiscono un percorso a ritroso, proiettando nel presente un aedicula di reliquie che custodiscono un’irrinunciabile giacenza di senso.

MEMENTO FLORI* mira a ricostruire un’ambientazione intima, traducendo in sculture di cemento oggetti sopravvissuti all’aleatoria selezione del ricordo, portatori di stratificazioni affettive, di suggestioni profonde e fitte reminiscenze.

Gli oggetti sono finalmente divenuti cose, secondo l’accorta distinzione fatta da Remo Bodei (La vita delle cose, ed. Laterza, 2009) che qui torna calzante.

"La transustanziazione" dell’oggetto in cosa è già fisica, dal momento che gli artisti non presenteranno gli elementi autentici ma il loro calco, la loro trasformazione materica in cemento, composizione duratura cui viene affidato l’onere di tramandare fisicamente il senso dell’oggetto. Del resto la rievocazione di un ricordo, non è mai una traduzione fedele e puntuale del frammento di vita vissuto cui  si riferisce e rimanda.

Dai ricordi germoglia un apparato floreale che allegorizza ed enfatizza anche, la vivificazione dei forti contenuti affettivi  concentrati e racchiusi negli oggetti.

Nella loro traduzione scultorea, le cose rifiorite insieme al loro corredo di reminiscenze e di suggestioni,  rappresentano ora "miniature di eternità capaci di racchiudere la pienezza possibile dell’esistenza." (R. Bodei).

Gloria Occhipinti

 

 

Site Specific ringrazia la famiglia Sgarlata-Piccione per la collaborazione, la sensibilità e il sostegno nei confronti dell'arte.

 

Palazzo Beneventano sarà visitabile Giovedì - Venerdì - Sabato - Domenica / dalle 17:00 alle 22:00.

Su prenotazione: T. +39 327 88 35 695

 

 

INFO

www.sitespecific.it

www.semscicli.it

 

Sasha Vinci | Direzione Artistica | T. +39 380 51 34 687 | sasha_vinci@yahoo.it

Marilina Buscema | Cultural Manager | T. +39 327 83 84 089 | marilinabuscema@gmail.com

Francesca Vinci Mortillaro | Comunicazione e Amministrazione | T. +39 327 88 35 695 | francescavincimortillaro@gmail.com

Maria Grazia Galesi | Coordinamento | mariagrazia.galesi@gmail.com

Ufficio stampa MediaLive | info@medialivecomunicazione.com

Gloria Occhipinti

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