Visioni Contemporanee - per un'antropologia visiva dei non-luoghi

Si inaugura Sabato 26 Ottobre 2013 - ore 18.00, presso la Galleria-Libreria Mondadori di Monterotondo (RM), la mostra d’arti visive di Giacomo Badini, Fabio Petrelli e Ileana Valente. L’ esposizione intitolata Visioni Contemporanee - Per un’ antropologia visiva dei non-luoghi è stata ideata dal Dott. Fabio Petrelli (Storico dell’Arte e artista) e dalla Dott. Daniela Fabrizi (Critico d’Arte e membro onorario della Soc. Inter. Des Critiques Littèraires) e  vede una ricerca socio-antropologica sul concetto tutto contemporaneo dei non luoghi, attraverso le arti visive, in particolare modo focalizzando l’attenzione sulla fotografia e sulla scultura come mezzi artistici attui a metter in luce la complessità del tema preso in considerazione.

I “non luoghi” - ha affermato il dott. Fabio Petrelli (Curatore della mostra e artista) - sono i luoghi antropologici contemporanei dello scambio solitario, luoghi, dove le odierne identità vagano all’interno di spazi impalpabili, spazi smaterializzati del transito solitario dell’uomo in cui perduti sono i riferimenti al passato, dove la geografia era sostanzialmente uno spazio antropologico di riferimento per il singolo ma anche e soprattutto per la collettività. La Dott.ssa Daniela Fabrizi (Critico d’arte) sostiene a proposito delle fotografie di Petrelli che suoi non luoghi popolano i nostri non-domani poiché non sono adibiti a dimore permanenti ma a prestiti temporanei, né sono riconducibili a ricordi sensoriali da raccogliere e conservare. (cit. su catalogo a cura di D. Fabrizi)

Il dott.  F. Petrelli in questa mostra espone dodici scatti, in bianco e nero, frammenti visivi dei non luoghi che popolano le nostre città, le nostre periferie urbane, paesaggi interiori che evocano sostanzialmente le terre dell’assoluto, della perdita e della migrazione dell’anima.

G. Badini invece, pittore, scultore e incisore, propone due sculture in cui i non-luoghi sono legittimamente abitati da mani ferocemente tagliate, innestate sullo scuro di un’antica finestra bruciata da fuori dal fuoco e, da dentro, da chissà quale gioco incendiario (cit. su catalogo a cura di D. Fabrizi). Sculture in cui il non- luogo coincide con lontani lamenti e tormenti dell’uomo contemporaneo intrappolato entro il nulla che diviene presagio metaforico della morte e della perdita del luogo antropologico.

I. Valente, fotografa, propone una serie di scatti fotografici dei luoghi che un tempo furono permanenze abitate e che oggi sono i luoghi del nulla, del dimenticato, del vuoto di cui la natura se ne appropria prepotentemente , per questo anch’essi i non-luoghi del contemporaneo dove sono state perse quelle tracce  e quelle icone che ci rammentano di vite che furono, questi non luoghi da uomini e donne non più abitati, ha dimora l’inverno, il tempo più lungo, proprietà del ricordo defunto. (cit. su catalogo a cura di D. Fabrizi).

Come hanno sostenuto il dott. Petrelli e la dott.ssa Fabrizi, l’esposizione nasce da uno studio tutto antropologico e storico artistico che vede l’importanza e la polivalenze del concetto del non luogo  interpretato dall’antropologo Marc Augè, che ha delineato magistralmente i luoghi indefiniti del contemporaneo, in cui vi è la perdita della memoria storica-collettiva.

 

Sarà possibile visitare la mostra dal 26 Ottobre al 02 Novembre 2013. Il catalogo disponibile pressa la Libreria-Galleria Mondadori (via Mameli, 16 G - Monterotondo - Roma), sarà redatto dalla dott.ssa Daniela Fabrizi con una prefazione antropologica del Dott.  Fabio Petrelli. L’ingresso è gratuito.

 

 

 

 

  

Fabio Petrelli

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