“If I put pictures together I have to build a narration that subvert a narration. It’s not linear and it’s not an essay, at all. But I think that there is always a story. I think for me it’s important that that story is not explainable.”Michael Ackerman
Dal 31 maggio al 2 giugno 2014
Tre giorni interi a disposizione per lavorare con una delle più interessanti personalità della fotografia internazionale: Michael Ackerman, un artista che ha sempre posto al centro dei suoi lavori una particolare attenzione per l’introspezione e il profondo legame con i soggetti. Le sue immagini ci mostrano una visione del mondo estremamente personale e ricca di emozioni: l’amore, la paura, l’ansia, l’ossessione. La sua è una fotografia introspettiva che riflette passione, dubbi e angosce. Come docente, Ackerman inizia solitamente ad analizzare i progetti che gli vengono presentati partendo da domande come: quali sono le tue ossessioni? Che domande ti poni? Questo per cercare di arrivare a una concezione della fotografia che trascenda generi, stili e riferimenti autoriali per andare direttamente alla rivelazione di cosa significa fotografare per chi lo fa, quali sono le ragioni, quali le pulsioni profonde. Una fotografia che riveli cosa vuol dire “essere vivi”, sia per il fotografo che per la vita fotografata.
Tutte le informazioni: http://www.spaziolabo.it/workshop/workshop-con-michael-ackerman/