Si fa con tutto di Angela Vettese

angela vattese ultimo libro 2011

 

SI FA CON TUTTO

di Jessica Murano

 

Mille e uno modi dell’arte contemporanea. Finalmente un libro che parla attraverso l’arte contemporanea dell’arte contemporanea. Nessun clichè da Angela Vettese.

L’excursus propone una riflessione che parte a indagare la nostra condizione storico sociale. Di una realtà che pretende d’essere globalizzata, in cui si è perso il concetto di unità per lasciare spazio all’idea di possibilità. Dove non vi sono certezze immutabili ed inconfutabili, ma una serie di saperi continuamente messi in discussione. Un tempo frammentato e rifratto, uno spazio labile e velocemente intercambiabile.

L’arte contemporanea è uno specchio di questa realtà: un’arte che utilizza sempre meno il lavoro manuale e sempre più le possibilità del virtuale. Un’arte non dominata da un volere unitario, ma interprete di una realtà lacerata , “pezzi di mondo, brandelli di novità e rifiuti riportati a seconda vita, eterogenità di razza, di storia, di provenienza geografica, di credo religioso, di tradizioni e convinzioni, che si ritrovano in un gioco combinatorio. I nuovi metodi dell’arte visiva accolgono ed esibiscono la distanza tra ciò che siamo stati per millenni e ciò che stiamo diventado”. 1

A parer mio non esiste definizione più esaustiva di questa per definire il panorama aristico del nostro tempo.

Ma c’è di più. La critica mette in evidenza un altro aspetto, a mio avviso fondamentale. Gli artisti sono sempre stati affascinati dalle nuove possibilità comunicative offerte dai mezzi di comunicazione. Si pensi ai primi bricolage futuristi o alle sculture dadaiste. Il nuovo affascina e attrae per il suo inedito campo di sperimentazione.

Al giorno d’oggi la tecnologia mette a disposizione degli artisti un numero infinito di strumenti. E gli artisti li usano tutti. Dal video alla fotografia alla performance abbiamo osservato (specie nell’ultimo decennio), una contaminazione vastissima di mezzi di comunicazione utilizzati per i più svariati esperimenti artistici, di attestata o dubbia valenza.

Se l’arte si è trasformata in un universo di sensazioni, eventi, materiali (effmeri e non), se sono quindi cambiate le regole del fare arte, ciò non significa che si è perso un criterio di giudizio per le operazioni artistiche.

Un’opera d’arte è tale quando diviene testo di un linguaggio, di un messaggio, di un significato, che si esaurisce nella sua rappresentazione formale. Non basta l’idea! Occorre saperla tradurre in un dispositivo efficace.

Credo che questo sia un testo che fa ragionare, ragionare su quello che oggi ci circonda e che viene etichettato come arte, a torto o ragione. Ritengo sia fondamentale tanto per i critici quanto soprattutto per gli artisti, ai quali mi preme ricordare che l’arte è un compito, una necessità di espressione e comunicazione, e che hanno il dovere di ragionare su quello che propongono al pubblico, poichè non bisogna mai perdere di vista l’importanza dell’arte nella società.

 

  1. Angela Vettese , Si fa con tutto. Il linguaggio dell'arte contemporanea, p. VII, Editori Laterza, Bari 2010

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