La sibilla e il mantello di atlantide

LA SIBILLA E IL MANTELLO DI ATLANTIDE
Perfomance di Rosa Didonna
con la partecipazione straordinaria di Rosalia Ruggiero
GALLERIA DI ARTE CONTEMPORANEA – TERMOLI

Sabato 9 febbraio 2013, a partire dalle ore 18.00, presso la sala convegni della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli, sita in Piazza Sant’Antonio 2, tel. 0875-712354

Voce narrante:
La Commedia dell'Arte è un fenomeno a sé stante nella storia dell’Arte Contemporanea, che può essere definita “Arte che va dalla Pittura, alla Scultura, alla Scenografia, alla Decorazione, alla Grafica, alla Fotografia, al Teatro” dal Cinquecento al Settecento.
Poi riprende nell'ambito delle avanguardie artistiche del Novecento come mito di riferimento ad una "Età dell'Oro" in genere, fino ad arrivare alla grande rinascita della cultura italiana.
La Commedia dell'Arte ha in qualche modo dato vita alla cosiddetta modernità.
L’artista Rosa Didonna intende collaborare e dialogare con le altre realtà presenti sul territorio Nazionale e Internazionale, generando segnali positivi concreti di una dialettica che si rinnova continuamente nel mondo dell’Arte.
L’arte di Rosa Didonna si avvale di un linguaggio universale che supera le distanze, demolisce le differenze e conferisce a tutti dignità. La sua vita diviene teatro e palcoscenico in cui la soggettività diventa oggettività, identificandosi completamente nell’assoluto dello svecchiamento dell’arte, mutando di volta in volta la sua performance secondo il tema di esibizione.
In occasione della manifestazione di Arte – Poesia - Letteratura denominata “Il salotto di Carnevale”, organizzata e diretta da Rosalia Ruggiero, che sarà presentata sabato 9 febbraio 2013, alle ore 18.00 presso la sala convegni della Galleria di Arte Contemporanea di Termoli a cura dell’Associazione artistico - culturale “Andrea Pazienza” nella persona del Presidente Vito Pagano, l’artista Rosa Didonna si esibirà con la performance “LA SIBILLA CUMANA E IL MANTELLO DI ATLANTIDE” con la partecipazione straordinaria di Rosalia Ruggiero.
Il mito della Sibilla è molto antico ed ha attraversato i millenni conservando il fascino della superstizione primitiva dalla quale trae origine. La sua fama è legata a varie vicende storiche e mitologiche come i racconti omerici sul viaggio di Ulisse.
Col passare del tempo il mito della Sibilla ha subito numerosi adattamenti dovuti alle differenze etniche, culturali e psicologiche delle antiche popolazioni che abitavano il Mediterraneo. Vivo è il suo ricordo nella letteratura ed in particolar modo nell’arte. In Italia la sua presenza è legata all’area del lago d'Averno ed alla famosa grotta della Sibilla Cumana, conosciuta in tutto il mondo.
Nel mito greco-romano la Sibilla Cumana era una delle più importanti figure profetiche nonché sacerdotessa. Apollo, invaghitosi di lei, le aveva promesso che avrebbe esaudito qualunque suo desiderio in cambio del suo amore e della sua verginità. Pertanto la Sibilla gli chiese di poter vivere altrettanti anni quanti erano i granelli di sabbia che poteva tenere nella sua mano.
Questa richiesta fu fatta senza concedere la sua verginità e dimenticando di chiedere il dono dell'eterna giovinezza, la Sibilla con il passare degli anni vedeva pertanto la sua bellezza sfiorire, tant’è che il suo corpo deperiva sempre più fino al completo annullamento terreno, conservando la voce della sua anima in eterno.
Ma chi è in realtà la Sibilla di Rosa Didonna?
Rosa Didonna dà vita al mito della Sibilla, che però nella perfomance in questione viene arricchito di un altro mito, quello di Atlantide, interpretato dall’artista Rosalia Ruggiero e personificato nell’opera d’arte creata dalla Didonna e dalla Ruggiero denominata “Il mantello di Atlantide”.
Nella performance “La Sibilla e il Mantello di Atlantide” le due artiste Rosa Didonna e Rosalia Ruggiero mutano i miti della Sibilla e dell’ Atlantide platonica, creando epiloghi differenti da quelli della tradizione.
Durante una notte di luna piena, in prossimità delle profondità del mare, la Sibilla priva di forze resta imprigionata in una rete. Il suo corpo ormai invecchiato non le permette di liberarsi da tale trappola. La Sibilla avrà come unica arma di difesa: la sua voce.
Il suono soave del suo canto arriva all’orecchio di Clito, moglie di Poseidon e regina di Atlantide, ormai sepolta dalle acque per volere di Zeus. Ella è costretta a vagare fra le onde alla ricerca della patria perduta fino a quando il dono di una donna – sacerdotessa amata dal dio Apollo le porterà la libertà.
Clito, impietosita dal canto della Sibilla, la libera dalla rete e le dona un’ampolla con gocce della sacra acqua di Atlantide, che dà a chi la beve l’eterna giovinezza. La Sibilla grata dona a Clito il Mantello di Atlantide, da lei creato con l’arte fornitale da Apollo. Tale mantello ha in sé la magia divina e può sciogliere i destini ingrati. Così Clito indossa il Mantello sacro, torna ad essere solo donna e ritrova la sua Atlantide.
GALLERIA GLOBALART- Via Ugo Foscolo 29- 70016 Noicattaro (Bari) 0804782863 / 3471843201 www.youtube.com/user/globalartdidonna info@globalartweb.org www.rosadidonna.jimdo.com

Testi da leggere o recitare
Sibilla
Il mio canto ascolta, o regina di Atlantide, Clito, moglie di Poseidon, liberami da questa rete e donami la sacra acqua che renderà il mio corpo giovane e bello come una volta.

Clito
O Sibilla, ascolta le mie parole, mentre il mio sguardo si posa su quella che una volta è stata una bellissima isola, Atlantide, Giove la fece sprofondare, la mia patria ora giace nelle profondità oceaniche, Atlantide non è più.
Rimane di lei, irrisolto da millenni, solo il misterioso mito di Platone, che ha consegnato Atlantide al ricordo eterno ed io qui rievoco la bellezza e la potenza di un impero splendido e unico.
La mia anima è stata impegnata, attraverso i secoli, nel lungo viaggio della “reminiscenza”.
Una vena di tristezza incombe, mentre una vela è sempre pronta a portarmi verso altri lidi, verso le molte Atlantidi sparse nel mondo.
A me, ultima sacerdotessa del tempio di Poseidon, regina di Atlantide, il dio profetizzò che avrei trovato una risposta agli enigmi d’Atlantide, allorchè in tempi futuri avrei incontrato Sibilla, amata da Apollo, che mi avrebbe svelato il mio destino.
Fino ad allora la mia anima avrebbe vagato nella ripetizione delle vite, in un susseguirsi di ricerche attraverso epoche e luoghi diversi, nelle infinte Atlantidi che il dio Tempo creava.
Tra Mare, Cielo e Terra, al cospetto dell’antica conoscenza che albergava dentro di me, con domande sempre nuove ho intrapreso ricerche in vari ambiti del sapere, finchè oggi si compie l’ultimo e ineffabile viaggio che mi porta a te, o Sibilla.
Eccomi ora qui a liberarti dalla rete, ecco l’ampolla sacra la cui acqua ti renderà di nuovo giovane e bella. Ma tu ora devi svelarmi il destino mio e di Atlantide, affinchè il Fato si compia..

Sibilla
O Clito, nobile sacerdotessa e regina di Atlantide, giunta in queste profondità a me, come il dio Poseidon a te profetizzò, grazie per la libertà e la giovinezza che mi doni. Il tuo viaggiare sulla sacra vela mi è noto e io ti aspettavo. Il tuo peregrinare nel lungo viaggio della “reminiscenza” non è ancora terminato, perché dovrai trasmigrare sul lido adriatico, fino alla sponda frentana, ove un tempo sorgeva il famoso e ricco porto di Buca, che il dio Tempo ha trasformato in una novella Atlantide, destinata a giacere anch’essa sul fondo del mare, come la tua antica patria.
Qui, nella nuova città denominata Termoli, incontrerai un filosofo e storico moderno, di stirpe frentana, che credendo nel mito di Atlantide e seguendo la storia per la ricerca di Buca,sua antica patria, accetterà di compiere i fati. Egli ti presenterà una fanciulla moderna, innamorata di Buca, antica sua patria. Entrambi si uniranno a te nella ricerca di Atlantide e di Buca.
Io ti dono il mantello di Atlantide, che ho creato con l’Arte a me data dal dio Apollo, che tanto mi amò; esso porta con sé la magia antica del tuo mondo e ti porterà subito, senza più navigare su vela, alla patria ove i destini tuoi si compiranno. In questa terra non sarai più regina e sacerdotessa, ma solo donna. Il mito rivivrà nelle tue parole, perché tu insegnerai Atlantide e andrai con altri alla ricerca delle altre Atlantidi che il dio Tempo ha creato.
Indossa questo mantello e vai. Addio!

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