Yayoi Kusama exhibition at the Tate Modern from february 9 to june 5, 2012.

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Yayoi Kusama in una mostra esclusiva , alla Tate Modern dal 9 Febbraio al 5 Giugno 2012. Per info e tickets http://www.tate.org.uk/
 
Lo stato di misto miopia ed entusiasmo che i lavori di Kusama generano tra i commentatori è qualcosa di allarmante , e tutto ciò nonostante gli applausi di ammirazione che quest'artista grandiosa è riuscita a strappare al mondo dell'arte e al pubblico degli appassionati dopo anni di censura , di oblio inspiegabili.   ( da SESSO ARTE ROCK'N ROLL , Fabriano Fabbri, Atlante, 2006)
 
Su Yayoi Kusama aleggia uno stereotipo fastidioso, nei pochissimi studi ancora dedicati all'artista giapponese, le parole più frequenti sono malattia, ossesssione, disturbo. Sì è vero l'ha detto lei stessa, la nevrosi ce l'ha e noi ci crediamo. Ma basta davvero essere ossessionati e mentalmente instabili per produrre dei capolavori che arrivano al grande pubblico? Certamente no. Le sue nevrosi e le sue ossessioni non riguardano solo la sua persona, la Kusama ci parla di ossessioni , malattie e  nevrosi che riguardano tutto il genere umano. Ed è proprio per questo che molte volte rimaniamo di stucco davanti alle sue opere, come se lei aprisse porte che noi non abbiamo il coraggio di aprire. Prepotenza dei sensi, corpo,sesso. Pulsioni, battiti animaleschi che ci coinvolgono tutti nel profondo. Come ha scritto un mio docente di tecniche dell'arte contemporanea (vd fonte) Malati lei, malati noi. Ma di cosa?
Riguardo ad un ricordo da bambina la Kusama scrive : Una volta da bambina, iniziai a rabbrividire di paura con tutto il corpo, tra i fiori animati apparsi all'improvviso, ero avvolta da centinaia di violette in un giardino di fiori .Con espressione misteriosa, le violette parlavano tra loro come essere umani...Mi convinsi che non si trattasse affatto di un'allucinazione, ma di un mondo reale.
Un mondo reale in cui però dobbiamo sforzarci intensamente per vederne i suoi pixel, le  intrigate reti che lo collegano, i suoi infinity mirror che portano a nuove dimensioni. Per questo Yayoi Kusama è così particolare, perchè vede il mondo tramite una lente che solo i più fortunati di noi riescono a mettere a fuoco, un linguaggio completamente diverso, ma ben presente nella realtà empirica, anche se invisibile,velato.
 
Dissolvenza e accumulazione.Proliferazione e frammentazione. La sensazione di cancellarmi e un riverbero del mondo invisibile.Cosa sono? Spesso ho sofferto l'angoscia di un velo grigio di simil seta che mi avvolgeva.
 
 
NOTE
 
I nove decenni di vita di Yayoi Kusama l'hanno catapultata dalla campagna rurale giapponese alla scena dell'arte contemporanea internazionale passando per le sue capitali indiscusse, New York e Tokio. Una folgorante carriera artistica in cui la Kusama non ha mai smesso di mettersi in discussione, reinventarsi e rinnovare le sue cifre stilistiche. Diventata famosa al grande pubblico per le sue creazioni a pixel-pois , le  reti intrigate e gli infiniti spazi , la sua arte abbraccia in verità, una pluralità di strumenti e media, dalla pittura alla scultura, film , performance e installazioni magnetiche. L'artista giapponese spazia infatti da opere su carta con intense immagini semi-astratte, alla scultura morbida conosciuta come "accumulazioni"fino ad arrivare alla sua "Infinity Net" paintings.
Dal 1977 Kusama ha vissuto volontariamente in un istituto psichiatrico, e gran parte del suo lavoro è stato contrassegnato dall'ossessione e dal desiderio di fuggire dal trauma psicologico. Nel tentativo di condividere le sue esperienze, crea installazioni che immergono lo spettatore nella sua visione ossessivamente caricata di infinite trame fatte di punti e reti o nell'infinito spazio degli specchi.
Al centro del mondo dell'arte dagli anni sessanta, entra in contatto con artisti come Donald Judd, Andy Warhol, Joseph Cornell e Claes Oldenburg, influenzando molti lungo la strada. Da molti considerata un' outsider in molti contesti , come artista femminile in una società dominata dagli uomini, come un giapponese nel mondo dell'arte occidentale, e come una vittima dei suoi stessi sintomi nevrotici. Dopo aver raggiunto fama e notorietà con eventi d'arte rivoluzionaria , torna al suo paese di nascita  diventantone la sua più importante artista contemporanea.

Questa speciale mostra della Tate Modern tratta una varia, spettacolare esibizione delle opere di un'artista davvero unica. Non c'è mai stata una mostra di queste dimensioni del lavoro di Yayoi Kusama nel Regno Unito e questa è un'occasione da non perdere sia per i fan di Kusama , sia per chi ancora non conosce il suo intenso percorso artistico.

                                                                                                                                                                                                      Miriam L.
 
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Once as a child, I began to shiver with fear throughout the body, suddenly appeared among the flowers animated. I was surrounded by hundreds of violets in a garden of flowers. With mysterious expression, violets are talking to each other as human beings ... I was convinced that it was not at all a hallucination, but a real world.A real world in which we must strive hard to see its pixels, its tangled networks that connect it, its infinity mirrors that lead to new dimensions. Yayoi Kusama is so for this particular, sees the world through a lens that only the luckiest of us can decipher, a completely different language, but clearly present in the empirical reality, although invisible, veiled.
Fade and accumulation.Proliferazione and fragmentation. The feeling of cancellations and a reflection of the world are invisibile. What am I ? I have often suffered the anguish of a gray veil that enveloped me like silk. ( Yayoi Kusama )
 
 
 

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