B. non ha ancora capito come allegare un file a una mail, nonostante la posta elettronica sia parte essenziale del nostro lavoro da quasi dieci anni.
A suo dire queste innovazioni (sì, magari nel 1997...) servono a "complicare la vita". Molto meglio, dice lui, come si faceva un tempo, coi corrieri e i tempi d'attesa decuplicati, ma senza "l'ansia di usare queste stronzate tecnologiche".
B. ha un iPhone 4, un gioiellino checché se ne dica, con cui fa soltanto telefonate. La stessa funzione svolta egregiamente da un Nokia 3210 datato 1999. Però l'iPhone è uno status symbol da appoggiare sulla scrivania quando è in riunione coi colleghi.
Come ho già accennato in altri post, una cosa che mi ha colpito nei miei viaggi fuori dall'Italia è il gap tecnologico che ci separa dai paesi realmente civilizzati.
Questo gap lo si deduce non solo dalla maggiore diffusione di reti wi-fi pubbliche o dai prezzi più accessibili dei vari gadget elettronici, bensì dall'età media dei loro utilizzatori.
Mai visti così tanti anziani dotati di ereader come negli States. Da noi vedere una signora dai capelli anziani, vestita come la Daisy dell'omonimo film, che utilizza un Kindle in un parco pubblico sarebbe uno spettacolo singolare, per molti versi comico. Altrove, a quanto pare, è un'abitudine consolidata.
Del resto il vantaggio di pagare dei libri digitali due o tre dollari, al posto che i venti della versione cartacea, è un ottimo incentivo alla lettura, specialmente per quelle classi sociali che hanno un budget ridotto da dedicare a cultura e intrattenimento.
Ebook a parte, in Occidente il Web sembra davvero patrimonio di tutte le età e di quasi tutti i ceti sociali. Certo, non ho visitato un paesotto di pecorai dell'Oregon, dove immagino che le cose siano diverse rispetto a NY o Londra. Tuttavia in Italia questo gap si nota anche a Milano, dove la generazione Web sembra tagliare fuori nettamente gli over 60 (e in taluni casi anche gli over 50).
Hanno cresciuto la generazione precedente alla nostra inculcandole i valori delle sane tradizioni contadine. La bellezza dell'arrivare a sera sporchi e sudati per aver svolto un lavoro di fatica. L'inutilità di leggere un libro. La diffidenza verso tutto ciò che è nuovo. Hanno convinto quasi tutti che la tecnologia è una cosa che ruba il lavoro all'uomo e abbatte i rapporti umani.
Insomma, ci hanno propinato un sacco di stronzate.
I risultati si vedono. Oh, come si vedono.
E ora scusate, devo andare ad allegare un file Excel a B.