Ryts Monet - Copertina n.364

ryts monet nice art image

Poche domande, semplici e dirette, per conoscere un artista.

Questa settimana è la volta di Ryts Monet.

 

 

Da dove vieni?

Sono nato a Bari 33 anni fa. Sono cresciuto a Lignano Sabbiadoro in Friuli e mi sono formato allo IUAV di Venezia, dove ho studiato Arti visive e comunicazioni visive.

 

Cosa fai?

Utilizzo dal collage all’installazione, ma anche la fotografia e più raramente il video o il suono; insomma non sono legato a un medium specifico. Per alcuni progetti ho realizzato eventi o concerti. Mi affascinano i simboli, le sottoculture, le derive geografiche, il degrado e l’immaginario legato allo spazio interstellare. Nei miei lavori cerco di creare dei percorsi concettuali, narrativi o di guidare lo sguardo di chi osserva attraverso gli elementi che compongono il lavoro, cercando di lasciare però una libertà associativa rispetto alle stratificazioni presenti nei miei progetti. Ultimamente ho lavorato su piccole serie che costruisco secondo una coerenza di linguaggio o di ricerca.

 

Dove stai andando?

L’aspetto forse più peculiare del mio lavoro sta proprio nella volontà di non pretendere una rigida continuità formale. Ci sono delle costanti, ma a volte il mio approccio può generare uno straniamento, o così mi piace pensare, dal momento che mi muovo tra media, riferimenti e linguaggi eterogenei. Seguo il mio ritmo, lasciando al tempo il compito di amplificarlo.

 

Cosa vuoi?

Quello che probabilmente qualunque artista desidera. Lascio a chi legge la libertà di interpretazione.

 

Copertine settimanali di Lobodilattice a cura di Alex Urso

 

 

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