Sara Siami - Copertina n.361

sara siami nice art image

Sara Siami

Venice

 

 

I grandi acquerelli di Sara Siami (Gonbad-e Kāvus, Iran, 1979) sono una fuga dal reale: battaglie navali, dragoni, infinite spirali di elementi naturali e animali, mischiati in una bolgia incantevole dove tutto inizia e tutto finisce. Cicli vitali, fughe rocambolesche, fiori profumati, fiori del male: tutto sembra coincidere nella testa dell'artista, che come in un flusso creativo reinterpreta su carta le sue private fantasie.

Non c'è un tema chiaro nelle opere di Siami, difficile intuire uno statement esaustivo che racchiuda e descriva appieno la sua ricerca. Ogni lavoro ha piuttosto l'aspetto di un grande contenitore naïf, in cui realtà e finzione si mischiano in una visione poetica e magica del mondo.

Nonostante l'uso dei colori accesi e sgargianti la ricerca dell'artista è infatti sempre caratterizzata da una inquieta tensione tra estremi: vita e morte si incontrano, attraverso la presenza di elementi simbolici sacri; la natura -sempre presente- rivela inoltre il suo duplice carattere di madre e traditrice, attraverso la presenza di animali bizzarri e creature irreali che affollano la scena.

In questo modo il male si confonde col bene, le paure divengono spettri quotidiani con i quali convivere, e l'amore sembra l'unica forma di resistenza. Perché non c'è pace, e forse non ci sarà mai, ma tanto vale combattere i mostri: di munizioni siamo carichi, di immaginazione pure.

Copertine settimanali di Lobodilattice a cura di Alex Urso

Sara Siami
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