Villa Ambrosetti, Gentilino. “Un’abitazione privata in disuso, destinata alla demolizione, viene investita dalle arti e aperta al pubblico prima della sua distruzione.”
Un gruppo di ragazzi volontari, animati da una grande passione nel fare “cose creative e fatte bene” e da un amore per l’arte, ha risistemato Villa Ambrosetti in poco tempo, per farla rivivere chiamando 23 artisti a intervenire a modo loro, attraverso qualunque forma, mezzo e supporto. Tre piani di creatività: wall painting, scritte, installazioni, lavori concettuali, opere divertenti, altre irriverenti, fotografie, creazioni ad hoc con materiali scovati nella casa, soprese, lavori live, logoro mobilio, una casa di bambola, pavimentazioni di vetri e macerie, un presepe senza volto …
Artisti, più organizzatori e staff d’aiuto, un prezioso catering, un bar anni ’30, concerti e musica live, un numero irripetibile di visitatori (di tutti i target, età e interessi) e una vista incredibile sul lago di Lugano.
L’AM (l’Arte della Memoria) rappresenta una sorta di favola che riprende vita grazie a un’idea di Carlotta Zarattini che proprio non voleva lasciare andar via una Villa così senza un degno saluto. La Villa sarà infatti abbattuta tra pochi mesi. E ciò che rimarrà sarà la sua lunga storia, e un grandioso finale.
“23 artisti contemporanei locali e internazionali sono stati invitati ad intervenire al suo interno ispirandosi al tema della memoria. Attraverso forme d’arte come la pittura su muro, l’installazione o la performance, gli spazi della Villa vengono così reinterpretati. Se alcuni artisti hanno già iniziato a lavorare, altri realizzeranno le proprie opere in loco tra 26 e il 27 ottobre 2013, permettendo così al pubblico di assistere in diretta alla loro creazione.
Si tratta dunque di una mostra temporanea, effimera e strettamente legata ad un luogo e alla sua memoria. Di essa resterà solo un ricordo, delle immagini, un catalogo; tutte le opere create in situ verranno infatti distrutte insieme alla Villa nel gennaio del 2014, ricordandoci così che tutto ciò che è terreno è destinato ad accogliere i cambiamenti dati dall’inevitabile scorrere del tempo.
Oltre alle arti visive, anche la musica dal vivo sarà la protagonista di questi due giorni di festa: eseguita da band internazionali e da importanti volti provenienti dal panorama jazzistico ticinese, saprà fare da filo conduttore interagendo con le opere artistiche presenti. La realizzazione e la successiva distruzione di un mandala di sabbia da parte di due monaci buddhisti, andrà a rafforzare ancor di più il significato di queste due giornate, dedicate alla caducità della vita.
l’AM – l’arte della memoria è anche molto di più: durante questi due giorni il pubblico potrà familiarizzare con la realtà dell’editoria legata al mondo dell’arte, visitare le zone ristoro create appositamente all’interno della casa e partecipare ad esperienze culinarie originali in questi spazi d’eccezione. Domenica gran finale con il concerto di Franco e Gianluca Ambrosetti, e cena di Silvio Salmoiraghi, chef dell’anno 2013.
La mostra sarà aperta al pubblico su prenotazione durante i fine settimana, fino al gennaio 2014.”
Gli artisti: 108 | Antimo B. | Thomas Berra | Luigi Boccadamo | Bros | Demian Conrad | Dem | Alex Dorici | Hitnes | Ivan il Poeta | Geshe Janchup + Lama Tenzin | Nicola Magrin | Marta Margnetti | Damiano Mengozzi | Mossitup | Mp5 | Nevercrew | OLG | Orticalnoodles | Matteo Pulvirenti | Seacreative |Urbansolid | Francesca Wilkins | e con le performance musicali di Rho, The Bloody Malmor e il concerto dei Kadebostany come valore aggiunto. E un sostegno fondamentale di Ego gallery, che ha portato molti artisti in Villa, e li ha sostenuti in questa settimana.