Una breve comunicazione di servizio, in concomitanza con l’ufficiale inizio della nuova stagione di blogging (sebbene Plutonia Experiment non si sia mai fermato, nemmeno ad agosto): su questo blog non si parlerà più di editoria italiana.
Da anni conduco un complesso discorso, che abbraccia molti aspetti del suddetto argomento, compreso il self publishing. Ho cercato di sensibilizzare i miei lettori, spiegando loro l’importanza del feedback, la necessità di distinguere tra autopubblicati di infimo livello e autori indie. Ho anche tentato di parlare dei tanti mali che gravano come macigni sulla nostra editoria, e che non si sono minimamente risolti.
Credo di aver fatto un discreto lavoro di informazione. Qualcosa è filtrato, qualcuno ha ragionato e imparato. Non si tratta dunque di tempo sprecato.
Ma adesso basta.
Sono molto stanco, molto impegnato, ma anche molto disilluso.
Non credo nel riaffermarsi del settore editoriale italiano, anche se esistono delle piccole realtà di assoluto valore.
Egoisticamente non penso nemmeno che tutto questo mio argomentare abbia contribuito a farmi degli amici – non che io li abbia mai cercati.
Sto considerando altre attività online, più vitali e più salubri.
D’ora in poi su Plutonia Experiment non ci saranno più disamine del settore editoriale, polemiche o post correlati.
Al contempo non parteciperò, per questioni di coerenza, ad antologie, a progetti editoriali collettivi o a simili iniziative. Mi scuso se sono rimasto in parola con qualcuno, ma devo tirarmi indietro. Non ho più stimoli a lavorare in questo senso, perciò devo tornare sui miei passi.
Semmai potrete vedermi in qualche round robin o in simili iniziative “dal basso”, anche se al momento escludo anche questo.
Su Plutonia si continuerà a parlare di scrittura in senso lato, così come continuerò a pubblicare recensioni (anzi, preferisco parlare di “pareri informati”) riguardanti libri ed ebook, in italiano e in inglese.
Soprattutto continuerò a scrivere narrativa e a pubblicare ebook.
Non chiedo sostegno forzato o forzoso. Mi piace pensare che chi sostiene il mio lavoro sia spontaneo, sincero ed entusiasta.
Quindi, ora più di prima, non intendo prendere parte a giochetti del genere “io recensisco te e tu recensisci me.”
Concludendo: su Plutonia Experiment non ci si occuperà più delle “cose di questo mondo” (cit), ma farò in modo che il blog rimanga un posto interessante da frequentare.
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