Non ho visto Episodio VII, eppure ho un parare in merito.
Di questo film si è parlato e scritto così tanto che potrei continuare a ignorarlo per mesi, partecipando comunque alle discussioni che lo riguardano.
Non sono mai stato un grande fan di Star Wars. I film sono divertenti – quelli della seconda trilogia un pochino meno, ma non sono nemmeno così brutti come li dipingono. Non ho però mai avuto l’impressione di assistere a chissà quale storia innovativa o a dei fulgidi esempi di originalità creativa.
Di Star Wars ho sempre molto apprezzato essenzialmente tre cose: i Jedi (meglio ancora i Sith), Darth Vader e l’estetica dei film. Al contrario di altri non ho mai avuto particolare attrazione per Han Solo, per i droidi o gli inseguimenti coi caccia stellari.
Ciò detto – lo ripeto a favore dei fanatici – li ritengo dei film molto godibili.
Leggendo alcune stroncature di The Force Awakens mi chiedo cosa si aspettavano di trovare gli spettatori.
Ehi, stiamo parlando di Star Wars, mica di Dante Alighieri o di William Shakespeare. Da quello che ho capito Episodio VII assomiglia parecchio al primo film dell’intera saga, e in più ha poco spessore.
Mi chiedo dove è localizzabile lo spessore negli altri capitoli e non mi so dare una risposta.
Yoda, Vader, Luke, Palpatine e compagnia sono personaggi molto stereotipati, quasi archetipi, pur nel loro essere diventati icone.
Anzi, sono icone proprio perché archetipi.
Fatico tuttavia a trovare uno sviluppo tridimensionale dei personaggi, a dispetto dei tanti film di cui sono protagonisti.
L’unico a fare un percorso “psicologico” è Anakin, ma se voglia si tratta di una conversione in fondo molto semplificata e romanzata.
Sui personaggi nuovi pare che si dica tutto e il contrario di tutto.
Il cattivo di turno viene liquidato sostanzialmente come “brutto e infantile”. Senza aver visto il film (lo ripeto, vedi mai che qualcuno si sia perso la premessa di questo post), a me pare un “cattivo in prova”. Un personaggio in via di formazione. E, sono abbastanza pronto a scommetterlo, non rimarrà cattivo fino alla fine della saga.
Mi chiedo semmai come la saga possa sopportare l’assenza dell’Impero, ed è probabilmente il primo motivo che mi spingerà a vedere il film, nonostante tutto.
Sociologicamente parlando è stato interessante vedere come il mondo si è diviso tra zeloti difensori dell’ortodossia, ostili a Episodio VII (i fan dei vecchi film, divisi a loro volta tra vecchi putrefatti nel ricordo della loro perduta gioventù e spettatori molto esigenti*), fan disposti a divertirsi senza troppi patemi d’animo (a cui va la mia simpatia) e imbecilli che per giorni hanno usato i social media per ricordare al prossimo che a loro di Star Wars non frega un cazzo.
Perché tutti noi non facciamo così all’uscita di nuovi film e libri di cui non ci importa nulla?
Forse è bello giocare agli alternativi quando il bersaglio è grosso.
E a me gli alternativi per posa mi stanno sinceramente sui coglioni.
Buon fine anno a tutti e che lo spumante sia con voi!
* Non che questi spettatori esigenti abbiano torto, semplicemente mi chiedo se sia lecito aspettarsi qualcosa di “profondo” da una saga molto… colorata come quella di Star Wars.
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