Kaijumachia
di Alessandro Girola
novelette
Editing di Germano M.
Copertina di Alessandro Girola e Chiara S.
11.000 parole circa, 1,99 euro (in offerta a 0,99 euro fino al 28 agosto 2016)
Disponibile su Amazon
Sinossi
La risposta americana agli attacchi alle Torri Gemelle del 2001 è fulminea e inaspettata.
La DARPA, in collaborazione con una spregiudicata multinazionale, fornitrice delle Forze Armate, ha clonato i fossili dei kaiju rivenuti alcuni anni prima nella Fossa delle Marianne.
I mostri del carbonifero, appartenenti a un passato finora sconosciuto ai paleontologi e agli archeologi, sono rinati a nuova esistenza, per venire utilizzati come letali macchine da guerra.
Sguinzagliati sull’Iraq e sull’Afghanistan, i mostri hanno presto ragione dei regimi locali, limitando così l’impiego delle truppe convenzionali.
Tuttavia la festa dura poco.
In meno di un anno altri paesi riescono a clonare i loro kaiju.
Utukku e Anzu, creati dall’Iran e dai finanziatori esteri della Repubblica Islamica, sono solo la punta dell’iceberg.
I mostri giganti di proprietà di Cina e Russia sono ancora più temibili, dotati di poteri che, al momento della clonazione, non erano preventivabili.
È l’inizio di una nuova Guerra Fredda.
Nessun governo ambisce a usare per primo i suoi kaiju su un paese nemico, perché un atto del genere potrebbe scatenare un conflitto dagli esiti terribili.
Gli equilibri mondiali si livellano.
Questo finché Champ, uno dei kaiju americani, impazzisce.
Quello che sembra un caso isolato diventa presto l’inizio di una ribellione globale.
Nel giro di pochi mesi i colossali mostri sono del tutto fuori controllo e intenzionati a distruggere i loro creatori.
Anno 2020.
Il mondo è sconvolto dalla furia dei kaiju. I poteri di cui dispongono li rendono avversari quasi imbattibili, così come gli ectoparassiti prodotti dalle loro scorie organiche.
Le grandi potenze sono in ginocchio.
L’unica speranza di sopravvivenza dell’umanità potrebbe essere rappresentata dalle ricerche di Sandra Ceccarelli, una geniale biologa romana.
Il suo team di ricerca si trova intrappolato nella capitale italiana, diventata il territorio di caccia di due kaiju che hanno deciso di sfidarsi tra le macerie di Roma: Garuda e Snallygaster.
Estrarla e portarla al sicuro non sarà semplice, nemmeno per i veterani del colonnello Samuel Copperfield.
Presentazione
Scrivere di kaiju è divertente e apparentemente semplice.
Dico “apparentemente” perché c’è una trappola in cui è facile cadere: quella della ripetitività. C’è infatti il rischio di proporre sempre gli stressi racconti, con pochissime varianti. Che è poi è quello che succede per esempio con la narrativa di zombie, colpevole di ripetersi all’infinito, in un succedersi di cliché che spesso ha dell’imbarazzante.
Dopo aver scritto il romanzo Grexit Apocalypse, che è appunto una storia di kaiju e di fantapolitica, mi ero riproposto di tornare in argomento soltanto nel caso in cui avessi avuto in testa un’idea veramente buona.
Con Kaijumachia credo di aver azzeccato lo spunto giusto per ricominciare a scrivere di mostri colossali e di battaglie tra titani.
Quindi, beh, eccoci qua.
Una premessa è necessaria: quando ho iniziato la stesura di questa novelette mi era tornata in mente una graphic novel (sicuramente una delle mie preferite di sempre). Mi riferisco a Supergod, di Warren Ellis, pubblicato in Italia da Edizioni BD. Dovrebbe essere ancora reperibile. Se non lo avete ancora letto, rimediate!
Per farla breve, è una storia alternativa sulla Guerra Fredda. Nella linea temporale proposta da Ellis, le superpotenze non si limitano alla corsa al nucleare, bensì si cimentano anche nella creazione del superuomo perfetto, da usare come ulteriore deterrente “atomico”. Peccato che quasi tutti gli esperimenti in materia portino alla nascita di esseri dai poteri semi-divini, ma totalmente incontrollabili e alieni alla morale umana. L’intenzione finale di queste creature è quella di migliorare il pianeta Terra, iniziando con l’eliminazione degli organismi nocivi che lo abitano e lo inquinano: gli esseri umani.
Ecco, io ho pensato di innestare uno spunto simile su una storia di kaiju, non limitando la pericolosità di questi mostri alla mole gigantesca, bensì donando loro uno status superiore, quasi mitologico.
Ovviamente Kaijumachia va poi in tutt’altra direzione, non essendo il mio volere quello di scopiazzare Supergod, come un volgare autore di fanfiction. Però ci tenevo a esplicitare questa fonte d’ispirazione, che si è tramutata anche in una perfetta occasione per omaggiare un fumetto che adoro.
Kaijumachia è un racconto autoconclusivo al 100%, ma farà parte di un ciclo narrativo imperniato sul medesimo scenario (quello che vi accingete a scoprire), che però proporrà ogni volta personaggi e situazione nuove, slegate agli ebook già pubblicati.
Dunque sedetevi, allacciate le cinture di sicurezza e godetevi questo viaggio tra mostri colossali, fantapolitica e apocalisse.
Nota Tecnica
Al momento l’ebook è disponile solo sul Kindle Store di Amazon.
A chi è in possesso di tablet o smartphone con altri sistemi operativi, consiglio di scaricare le applicazioni gratuite che permettono di leggere ebook acquistati sul Kindle Store su eReader non legati in alcun modo ad Amazon.
(A.G. – Follow me on Twitter)
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