From Dusk till Dawn: The Series

dusk_til_dawn_1

Credo che tutti ricordiate Dal Tramonto all’Alba, il film del 1996 di Robert Rodriguez, con George Clooney, Quentin Tarantino, Harvey Keitel, Juliette Lewis e Salma Hayek a comporre un cast che ancora oggi pare ricchissimo.
E dire che si trattava di un b-movie, almeno nell’intento creativo di Rodriguez, anche se in realtà sfondò sia al botteghino che nel mercato home video.
Dal Tramonto all’Alba ebbe due sequel piuttosto mediocri, i classici film prodotti per sfruttare un brand che contava molti fan. Era dal 2000 che non si parlava più dei vampiri del Titty Twister, finché lo stesso Rodriguez non ha pensato di ricavarne una serie, attualmente disponibile su Netflix.
All’inizio non l’avevo proprio considerata, ma dopo aver visto qualche puntata devo dire che siamo in presenza di un gradevole telefilm, che merita una passata, specialmente se amate il film da cui è nato tutto.

La trama è un remake lungo di Dal Tramonto all’Alba, ma cita anche le altre pellicole della saga.
Al posto di Clooney, nei panni di Seth Gecko, abbiamo D.J. Cotrona. Al posto di Tarantino, che interpretava Richie Gecko, c’è l’inquietante faccino pulito di Zane Holtz. Harvey Keitel è sostituito da un ottimo mestierante quale è Robert Patrick, mentre il ruolo che fu di Juliette Lewis è toccato a una più anonima Madison Davenport.
Il compito più complicato, quello di bissare la figura iconica di Santanico Pandemonium (Salma Hayek nell’originale) tocca a Eiza Gonzalez, che ci prova, a tratti riuscendoci.

dusk till dawn

From Dusk till Dawn: The Series è, come dicevamo, un buon serial.
La storia dei fratelli Gecko si intreccia nuovamente con quella dei vampiri che spopolano nel nulla che esiste tra il confine che separa Texas e Messico.
Ovviamente c’è spazio per approfondire le storie dei protagonisti e dei comprimari, anche grazie a un uso abbastanza intelligente dei flashback. Del resto con dieci puntate di 45 minuti l’una non manca il tempo per addentrarsi nella storia dei Gecko e in quella dei vampiri in cui si imbattono – più o meno casualmente.

Non sto parlando di un capolavoro né di un serial imprescindibile. Sicuramente c’è molta roba migliore in giro. Roba più raffinata, girata appositamente per darsi un tono.
From Dusk till Dawn è più ruspante, ha il sapore delle strade texane, dei diner posti in mezzo al deserto. Ha il gusto rude dei Texas Ranger e di due criminali omicidi in fuga con trenta milioni di dollari da consegnare a un misterioso committente.
In altre parole: ha diversi elementi per essere apprezzabile.
E io me lo sto godendo.

dusk till dawn 2


(A.G. – Follow me on Twitter)

Segui la pagina Facebook di Plutonia Experiment

Archiviato in:recensione, recensioni, serial tv

Informazioni su 'Alessandro Girola'