Una delle app più utili tra le tante utilizzate in questi ultimi mesi è Google Keep.
Si tratta di un blocco note versatile e personalizzabile, legato al vostro account Gmail/Google Plus. Il che vuol dire che, se siete in qualche modo iscritti a Gmail, potete usufruire di Google Keep senza spendere un centesimo.
Con Google Keep si possono prendere appunti “semplici”, oppure ordinarli in comode liste, ma anche registrare dei memo vocali.
La scelta di sfondi colorati diversi aiuta a individuare in pochi attimi le note a cui vogliamo dare più rilievo, quelle che devono spiccare rispetto alle altre.
Ma il grande vantaggio è soprattutto un altro.
La sincronizzazione.
Keep funziona su PC, su Tablet, su cellulare. Tutto ciò che salvate su un device viene aggiornato in modalità cloud, così da avere i documenti sempre nell’ultima versione in cui li avete salvati, su qualunque altro device in vostro possesso.
Comodo e pratico.
Io, per esempio, utilizzo Keep da tablet, tramite l’applicazione scaricata dal Play Store, ma è capitato anche di prendere appunti da smartphone e poi di aprirli da PC, per trasformarli in documenti fatti e finiti.
Dopo aver provato diverse app per prendere appunti devo dire che con Google Keep ho trovato tutto ciò che mi serve.
Forse non si tratta di un’applicazione “totale” per la scrittura (e non intende essere tale), ma risulta utilissima a chi ha un costante bisogno di annotare, di segnarsi cose che viceversa dimenticherebbe nel giro di pochi minuti.
Qualcuno come me, insomma.
Ribadisco, pur avendo già postato il link a inizio post, che Google Keep si trova qui (oppure cercatelo direttamente sul Play Store, per dispositivi Android).
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