Il Seme di Azathoth (Cronache della Famiglia Nemo Vol. 1)
di Domenico Attianese
Moonbase Productions
58 pagine, 1,99 euro
Sinossi
Perché una nave di gesuiti è diretta verso un'isola deserta?
Perché il Capitano Rama Nemo e la sua ciurma, i più temuti pirati d'India, la assaltano pur sapendo che non contiene nulla di prezioso?
Cosa nasconde il misterioso Abate Rodolfo Acquaviva, che sembra conoscere tutti i segreti di Nemo?
Il Capostipite della Famiglia Nemo dovrà affrontare pericoli ogni oltre immaginazione:
Sacrifici Umani.
Grandi Antichi.
Dei Esterni.
Viaggi nel tempo e combattimenti tra Kaiju.
Senza immaginare che lo aspetta ben altro, e che per quelli della sua famiglia è solo l'inizio!
Commento
Torniamo a parlare di Domenico Attianese, dopo aver recensito (tempo fa) la sua novelette d'esordio, Punto Nemo.
Il Seme di Azathoth si ricollega a quel ciclo narrativo, ma ne rappresenta in realtà una sorta di prequel, in puro stile hollywoodiano.
Il Seme di Azathoth si ricollega a quel ciclo narrativo, ma ne rappresenta in realtà una sorta di prequel, in puro stile hollywoodiano.
L'autore ci narra le origini della battaglia che vede coinvolta la famiglia Nemo contro i Grandi Antichi di lovecraftiana memoria, e i cultisti che intendono farli tornare nel nostro mondo, per diffondere un'Apocalisse fatta di caos e di aberrazioni oltre l'umana sopportazione.
In questo racconto di media lunghezza il lettore familiarizza con Rama Nemo e coi suoi pirati. Siamo nella seconda metà del 1500 e il vascello Nautilus batte i mari in cerca di prede e di bottino.
Ma non è solo l'oro a interessare Nemo. Il capitano dal misterioso passato è infatti consacrato alla terribile dea Kalì, che lo protegge e al contempo lo sfrutta come assassino, cacciatore di mostri e sommo sacerdote (per quanto riluttante egli sia).
Ma non è solo l'oro a interessare Nemo. Il capitano dal misterioso passato è infatti consacrato alla terribile dea Kalì, che lo protegge e al contempo lo sfrutta come assassino, cacciatore di mostri e sommo sacerdote (per quanto riluttante egli sia).
La novelette si apre con il Nautilus all'arrembaggio di una nave di gesuiti, in rotta verso una sconosciuta isola dell'arcipelago indiano.
Una volta abbordata la caravella dei frati, Nemo e la sua ciurma si troveranno coinvolti nei piani diabolici dell'abate Acquaviva, il cui piano è quello di evocare un'antica e deforme divinità, il cui tempio maledetto è situato nel cuore dell'isola misteriosa.
Una volta abbordata la caravella dei frati, Nemo e la sua ciurma si troveranno coinvolti nei piani diabolici dell'abate Acquaviva, il cui piano è quello di evocare un'antica e deforme divinità, il cui tempio maledetto è situato nel cuore dell'isola misteriosa.
Kalì però ha altri piani, e non può permettere che il Dio di un altro universo infetti il nostro mondo con la sua progenie aliena...
Avventura, combattimenti, mash-up tra pirateria, Grandi Antichi e perfino Kaiju.
Il Seme di Azathoth è un ottovolante in cui tutto accade vorticosamente, senza mai smettere di divertirsi.
Il ritmo è serrato, molto veloce (in alcuni passaggi forse lo è fin troppo), gli spunti e gli omaggi si sprecano.
Come se non bastasse, Attianese ci fa assaporare alcuni possibili sviluppi della saga, tutti estremamente invitanti.
Il Seme di Azathoth è un ottovolante in cui tutto accade vorticosamente, senza mai smettere di divertirsi.
Il ritmo è serrato, molto veloce (in alcuni passaggi forse lo è fin troppo), gli spunti e gli omaggi si sprecano.
Come se non bastasse, Attianese ci fa assaporare alcuni possibili sviluppi della saga, tutti estremamente invitanti.
Serve davvero aggiungere altro?