Immagini in divenire //// le CON-TEMPLAZIONI di ENRICO SAVI

Guggenheim-New York obscured-2006_-ed_-1-3+2PA-100x100cm

Contemplare il contemplato . Il luogo sacro e quello osservato. Osservare, assorbire, scattare. Queste alcune delle azioni che si evincono guardando le opere fotografiche di Enrico Savi che questa volta, da Federico Rui Arte Contemporanea, hanno come tema formale il luogo – luogo di culto come potrebbe essere un tempio o un museo – e il paesaggio desolato, che però richiama presenze umane. Il luogo come tema formale e non “totale” quello delle immagini prodotte da Enrico Savi, poiché trattasi, una volta superato il primo impatto visivo, di racconti più complessi: Savi scatta con la sua macchina fotografica, la Olga, immortalando luoghi, dettagli, chiese, città, cumuli … soggetti dall’apparenza casuale, per poi riscattare sovrapponendo altre immagini, restituendo così allo spettatore l’idea di un divenire. Il risultato è un percorso in progress sia per l’autore, che ripropone ciò che ha contemplato e fissato sulla pellicola, sia per lo spettatore che in un unico sguardo ha più momenti dello stesso soggetto. Ego CumTemplo è un percorso in bilico tra la poesia del sacro, forse per i luoghi “contemplati” dall’occhio dell’autore e dal suo mezzo, la macchina fotografica, e di contemplazione, come vuole la loro origine. Contemplazione di un luogo riconosciuto sacro, come possono essere il muro del Pianto a Gerusalemme, le arcate di San Galgano, o la sovrapposizione dello stesso soggetto come in Presepe Nazareno, e contemplazione di un luogo che pretende di essere sacro, come il Guggenheim – sia Bilbao che New York. E ancora contemplazione di una spiaggia in conflitto tra un cielo in tempesta e delle dune in salita, e di paesaggi casuali: una veduta del lago o di parco Sempione a Milano, con un effetto quasi pittorico dato dall’infiltrazione della luce voluta sulla pellicola. Soggetti in qualche modo vissuti anche nella serie Ecce Homo dove la condizione umana è per Savi il punto di partenza, in fotografie dove però l’uomo non c’è, ma ha lasciato delle possibili tracce: un cancello sgangherato, un albero, un lucchetto e una catena. Un uomo solitario, tratto da un lavoro precedente realizzato sul saggio I dialoghi con Leucò di Cesare Pavese. Lavori passati in dialogo con quelli più attuali che Enrico Savi mette in mostra mescolandone temi e osservazioni con quel timbro riconoscibile per tecnica e poetica. Ego CumTemplo è in mostra ancora per una settimana.

Di-Confliction-2012-ed_-1-3+2PA-50x100cm-stampa-ai-sali-dargento

Guggenheim-Bilbao-di-constructions-2006_-ed_-1-3+2PA-100x100cm

S_Galgano-di-constructions-2008-ed_-2-3+2PA-100x200-stampa-ai-sali-dargento

Wood-2007-ed_-2-3+2PA-15x30cm-stampa-ai-sali-dargento

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