The Invasion (di William Meikle)

the invasion

Tutto ha inizio con una strana pioggia verde che, ora dopo ora, colpisce buona parte del pianeta. La pioggia sembra avere una forte componente corrosiva, tanto che consuma la carne nel giro di pochi minuti. Eppure non si tratta di acido, bensì di una forma di vita vegetale che germoglia direttamente laddove riesce a bucare l’epidermide umana. Chiunque rimane esposto alla pioggia muore e si trasforma in una sorta di melma brulicante di vita primordiale.
Ma questo è solo l’inizio. Nuovi esseri prendono vita dai depositi di acqua melmosa che per ore si sono formati un po’ ovunque. All’inizio si tratta di forme di vita semplici, ma di giorno in giorno assumono una complessità maggiore, finché i superstiti del genere umano si accorgeranno di avere a che fare con una vera e propria invasione su vasta scala…

William Meikle, autore scozzese residente da anni in Canada, ha un ritmo di scrittura tanto intenso che gli consente di far uscire diversi romanzi brevi all’anno e di campare tranquillamente con le royalties dei suoi libri.
Meikle è specializzato nella speculative fiction, in particolare nell’horror e nella fantascienza. Ha una discreta varietà di titoli pubblicati da piccole e medie case editrici. Qui trovate l’elenco completo.
Immagino che molti di voi non lo avranno nemmeno sentito nominare, visto che in Italia non è stato pubblicato nulla di suo.
Peccato, perché le storie di Meikle sono divertenti, ben scritte, e di quel genere in grado di far innamorare anche i profani.

The Invasion è un romanzo del 2011, in seguito riaggiustato e ripubblicato. Lo trovate in formato ebook (in inglese) per pochi euro.

Abbiamo a che fare con una novel a metà tra catastrofismo survivalista e ls fantascienza pura. Sono evidenti gli omaggi a tutto quel filone cinematografico/narrativo che da un paio di secoli ipotizza un’invasione aliena della terra. Da La guerra dei mondi a Il giorno dei Trifidi, passando per ID4 e, soprattutto, attraverso moltissimi B-movie in puro stile anni ’50 e ’60.
Attenzione però: parlo di suggestioni, di omaggi non di plagi o di copiature dilettantesche.
L’invasione pianificata da Meikle è originale quel tanto che basta per incuriosire anche il lettore più navigato. Dalla pioggia vegetale agli insetti scavatori nati da essa, entrambi fasi beta dell’invasione, nasce la voglia di sapere cos’altro si è inventato l’autore per distruggere ancora un po’ di quel che rimane della povera razza umana.

Il punto di vista narrativo scelto da Meikle è piuttosto classico: presi un gruppo di sopravvissuti dislocati in una regione isolata del Canada, l’autore li utilizza per descrivere ciò che sta succedendo su scala mondiale. Le vicissitudini dei protagonisti si alternano infatti ad excursus più ad ampio spettro, grazie ai collegamenti via Internet e ai notiziari in TV, finché essi continuano a esistere. Alle atmosfere catastrofiste si somma la lecita curiosità – che caratterizza gli appassionati di fantascienza old style – di sapere con chi abbiamo a che fare e perché questi alieni, apparentemente privi di emozioni e dalla mentalità da sciame, vogliono distruggerci.

Lo stile di Meikle è asciutto, ma scorrevole, coinvolgente al punto giusto per creare l’effetto “volta pagina”.
Chiuso il libro – terminato l’ebook – resta la sensazione di aver letto una buona storia, rispettosa di chi ha speso dei soldi per acquistarla.
Coi tempi che corrono non è poco.

Copertina della versione cartacea.

Copertina della versione cartacea.

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