Sono 3 i motivi per assistere alla chiusura di LUMEN, l’esposizione a cura di Pietro Di Lecce e Andrea Lacarpia. Il primo: per chi non avesse visto la mostra stessa è suggerito un attento percorso attraverso le opere d David Casini – poetico il seme inserito all’interno di una teca -, Alessio Iacovone, Yari Miele e Laura Santamaria. Opere molto diverse tra loro, ma con un filo conduttore chiaro e vivido che altro non è la rappresentazione quasi metafisica della luce come fenomeno tangibile e fruibile per tutti, sviluppato però attraverso scultura, fotografia, un libro d’artista e piccole e sofisticate installazioni. E naturalmente un gioco di luce che lega questo cammino che culmina con un neon.
Il secondo e terzo motivo: la presentazione del libro d’artista e la sua genesi di Laura Santamaria e, alle 20.30 un dialogo performativo di Terzo Fuoco (Luigi Massari e Patrizia Emma Scialpi).
Un finissage studiato secondo la poetica e lo stile che lo spazio The Workbench (via Vestrpi Siciliani 16/4) porta avanti grazie al binomio Alberto Orlandi e Pietro Di Lecce, che sviluppa con cura ogni singolo progetto, spesso con l’aiuto di un altro curatore, Andrea Lacarpia. Un buon fine LUMEN.