Reduce dalle ottime performance di Sanremo 2016, Dolcenera si conferma una delle voci più mature, particolari e interessanti del panorama musicale italiano.
Come ho già fatto notare altre volte su Twitter, il suo disco più recente, Le Stelle non Tremano, è ciò che consiglierei di ascoltare a tutti coloro che partono col pregiudizio classico: “Io non ascolto musica italiana, perché fa schifo!”
Se solo vincessero questo infantile tabù, molti ascoltatori scoprirebbero una cantante sia potente vocalmente che raffinata a livello di testi. Già nei lavori precedenti Emanuela Trane (vero nome di Dolcenera) ha più volte superato la media della musica pop e pop-rock italiana, ma nel suo ultimo lavoro ha raggiunto uno status qualitativo che mi sentivo in dovere di segnalare, anche se qui su Plutonia Experiment parlo raramente di musica.
Le Stelle non Tremano funziona perché ha atmosfere, sound e sapori internazionali. Se fosse cantato in inglese, tanto per capirci, suonerebbe bene anche a Londra, New York o a Sidney, tanto per citare tre città a caso.
Nota di merito anche per la gestione dell’aspetto social di Dolcenera (seguitela su Twitter, per esempio) e per l’ottimo booklet che accompagna il già citato disco, con un set di foto di bodypainting di cui vi propongo qualche scatto.
Dolcenera Gallery
(A.G. – Follow me on Twitter)
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