Ci sono degli artisti – cantanti, autori, registi – che segui per anni, seppur senza soluzione di continuità.
Sono sempre lì, al margine delle tue percezioni, dei tuoi ricordi. Questa non è un’affermazione che li sminuisce, anzi: la intendo come un gran complimento. In un’epoca in cui tutto si consuma e si dimentica nel giro di un giorno o due, galleggiare nei pensieri di una persona per anni è una cosa straordinaria.
Paola Turci – per me – fa parte di questa categoria.
La seguo dalla sua prima apparizione a Sanremo (era il 1986 e avevo undici anni). Mi sono perso diverse cose che ha fatto, dischi, concerti, impegni sociali, ma non è mai uscita dai miei radar. Grazie ai social riesco a stare al passo con le news che la riguardano, per esempio su Twitter.
Ultimamente Paola non è stata trattata benissimo dai media tradizionali. Lei se n’è fregata ed ha continuato a produrre ottime cose, tra cui un romanzo (Con te accanto) e l’ultimo, godibilissimo singolo, Io sono. Che poi non è mai facile cercare di mantenere alta l’asticella della qualità, magari a discapito di un poco di commercialità, ma la Turci lo fa da sempre.
La foto del nuovo singolo (quella con cui ho aperto il post) è stupenda. Se conoscete un minimo di biografia di Paola Turci non c’è bisogno che vi spieghi il perché.
Non per ultimo, ma questa è una nota personale, Paola ha scritto una delle canzoni italiane che preferisco, Attraversami il cuore. Che poi è la canzone che, sentimentalmente, dedico a chi mi sta accanto.
Anche se forse non gliel’ho mai detto.
Beh, l’ho fatto ora :)
Paola Turci gallery
(A.G. – Follow me on Twitter)
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