Mai come in questo autunno 2014 ho visto lo strumento del blogging messo in discussione, rigettato da alcuni suoi usufruitori, e dichiarato morto da altri.
Dell’involuzione dei blog abbiamo già ampiamente discusso e nessuno può negare la crisi del settore. Gli unici blogger italiani che ottengono un’utenza tale da farne un lavoro sono quelli che utilizzano i loro spazi come se fossero social network, ossia postando articoli brevi, con titoli accattivanti, ricchi di immagini e di video. I contenuti? Magari verranno in altre occasioni. O anche no.
Eppure io sono ancora convinto della necessità di gestire un blog, soprattutto per creativi e artisti (ok, odio questa parola, ma non trovo sinonimi abbastanza forti) indipendenti.
Ecco perché ritengo utile aprire un blog e aggiornarlo con frequenza.
1. Il blog è un esercizio che sollecita la costanza. Scrivere almeno 400-500 parole ogni giorno (o ogni due giorni), anche quando non ne abbiamo voglia, insegna la disciplina e impara a gestire i ritmi di lavoro, che per un creativo sono spesso disorganizzati e poco omogenei.
2. Gli articoli dei blog sono infinitamente più duraturi rispetto ai post su Facebook e su Twitter. Google ama i blog, ama i contenuti, e vi premierà se pubblicherete articoli originali e interessanti. Alla faccia di chi crede che per bloggare con successo occorre soprattutto ricorrere ai trucchetti del SEO.
3. Bloggare attira un pubblico più variegato rispetto a quello dei social network che, nella maggior parte dei casi, ci aggiunge ai suoi contatti per casualità o senza pensarci troppo. Un blog è invece una chiara e esplicita carta di identità, che svela molte cose di noi.
4. Gestire un blog vuol dire opporsi alla dilagante mania di semplificare il linguaggio, limitandolo alle poche parole di uno status su Facebook o di un Tweet. Gestire un blog significa dunque curare la nostra scrittura e il nostro modo di esprimerci.
5. Attraverso lo strumento del blog si possono sviluppare progetti, anche collettivi, che sui social network verrebbero sommersi e spazzati via dalla marea montante di aggiornamenti, che toglie visibilità più ai contenuti che non alle cose futili.
6. Curare un blog non vuol dire ignorare l’esistenza dei social network. Anzi: i due media vanno splendidamente d’accordo, quindi usarli in combo è un’idea semplice e vincente.
7. I blog hanno sostituito i siti statici. Se avete la necessità di avere una pagina in cui elencare i vostri lavori (ebook, canzoni, videoclip, fotografie), aprite un blog. Sarà la vostra vetrina agli occhi del mondo.
8. Esiste una blogosfera attiva e intelligente, composta da persone che hanno molte cose da dire e da proporre. Entrare in contatto con loro, magari collaborare a un progetto comune, è un’attività che spesso genera risultati notevoli e impensabili.
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