Giunto alla soglia dei quarant’anni (a fine novembre mi tocca superarla), vengo irresistibilmente attratto da tutte quelle opere che offrono dei bilanci di vita vissuta, specialmente da parte di artisti o aspiranti tali. Non avendo il tempo e l’indole per leggere romanzi a tema, mi butto ben volentieri sulle graphic novel che trattano questa tematica.
Uno dei più bravi a farlo è Alberto Madrigal, autore spagnolo che i tipi di BAO Publishing hanno portato anche in Italia, con i suoi ottimi fumetti (chiamiamoli col loro nome), Un lavoro vero e Va tutto bene.
In entrambe i casi Madrigal tratta il difficile rapporto tra sogni, volontà di realizzarsi – soprattutto in senso artistico – e realtà. Non a caso Un lavoro vero, classica frase che qualunque autore, musicista, fumettista, cantante (etc etc) si è sentito dire almeno una volta nella vita, ha riscosso un grande successo in tutta Europa.
Javi ha lasciato la Spagna per Berlino. Non parla la lingua e non conosce quasi nessuno. Vuole fare il disegnatore di fumetti, ma tutti gli dicono di trovarsi un lavoro vero. Ha un disperato bisogno di credere in se stesso, e che si creda in lui. Con l’urgenza di chi vuole affermarsi, e la pazienza dell’osservatore di professione, Javi racconta il suo mondo, che diventa la sua prima vera storia a fumetti. (Un lavoro vero – BAO Publishing)
La graphic novel d’esordio di Madrigal è ottima, malinconica, ficcante e ironica allo stesso tempo. Per le tematiche trattate, essa si rivolge soprattutto a chi ha ancora la capacità di sognare e la volontà di trasformare la propria passione in un… lavoro vero.
Con Va tutto bene la narrazione dell’autore spagnolo diventa ancor più agrodolce. Siamo sempre a Berlino, ma questa volta i protagonisti della storia sono quattro amici a cui la vita sta presentando il conto. Esso non è più duro di altri: non ci sono grandi tragedie, storie strappalacrime di malattia o di povertà. Si tratta soltanto di vite vissute, con tutti gli ostacoli che spesso ci impediscono di portare avanti i nostri progetti, strampalati o meno che siano.
Sara ha sempre avuto mille progetti per la testa, mille idee da realizzare, ma non ne ha mai portata a termine nessuna. Gli amici la considerano un’inconcludente e lei non ha mai veramente avuto il coraggio di seguire un sogno fino al suo compimento. Ma è possibile che ci siano sogni che non è il caso che si realizzino? In una Berlino sospesa e concreta al tempo stesso, il nuovo libro di Alberto Madrigal ci ricorda che non dobbiamo distrarci, o le cose belle ci sfuggiranno di mano, o semplicemente ci passeranno davanti senza che ce ne rendiamo conto. Un piccolo gioiello delicato e doloroso, ma venato dell’ironia tipica dell’autore spagnolo. (Va tutto bene – BAO Publishing)
Mi risulta particolarmente difficile “recensire” questi due romanzi illustrati, perché sarebbe come recensire dei sentimenti, delle storie personali.
Il bello di Madrigal è che sa costruire dei racconti di vita reale… realistici, e non dei polpettoni insulsi, come certe fiction italiane girate e recitate con toni esageratamente drammatici.
Ovviamente sono graphic novel consigliatissime: se vi capita di trovarle, prendetele senza indugio. Anche se non state per compiere 30 – 40 o 50 anni.
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