Viaggio al centro della Terra

viaggio al centro della terra

La scienza […] è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità.

Viaggio al centro della Terra è uno dei più celebri romanzi di Jules Verne, nonché uno dei libri più famosi di sempre.
Appartiene al cosiddetto filone dei romanzi scientifici, che in qualche modo fu precursore della fantascienza vera e propria. Del medesimo genere fanno parte titoli quali La macchina del tempo, Flatlandia, Le Meraviglie del Duemila, La Nube Purpurea e altri. Oggigiorno non si tende più a cavillare e tali romanzi vengono semplicemente considerati science fiction, o addirittura una sorta di proto-steampunk (anche se tale classificazione, parlando di storie nate attorno a fine ‘800, è alquanto impropria).
I romanzi scientifici erano soprattutto britannici, ma ebbero illustri rappresentanti anche in altri paesi. Le caratteristiche comuni ai vari titoli erano soprattutto due un limitato ruolo degli “eroi” (di solito i protagonisti erano in balia agli eventi, oppure un po’ arruffoni e assai poco infallibili) e una visione del mondo, della scienza e della società proiettata al futuro.

Viaggio al centro della Terra vede la sua prima pubblicazione nel 1864. Il romanzo di Verne appare fin da subito originale e avvincente, anche se ha senz’altro qualche punto di tangenza con il meno conosciuto Icosameron, di Giacomo Casanova (1788). Quest’ultimo romanzo, diviso in cinque volumi, racconta di un avventuroso viaggio nella “Terra Cava”, che 150 anni più tardi fu tanto amata e vaneggiata dagli esoteristi nazisti. Magari un giorno riparleremo di entrambe le cose.

A dispetto di quanto detto sul romanzo scientifico, Viaggio al centro della Terra ha senz’altro le caratteristiche di quella che oggi definiremmo una storia “del fantastico”. Ciò non di meno esso risulta avvincente e visionario, tanto che ancora oggi è fonte d’ispirazione per adattamenti cinematografici, citazioni, omaggi e rivisitazioni in chiave moderna.

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La storia narrata è arcinota:

Il professore Otto Lidenbrock trova in un vecchio libro una pergamena che contiene un messaggio cifrato scritto in caratteri runici. Il messaggio viene decifrato da Axel, nipote del rinomato professore di mineralogia che insegna in un prestigioso ginnasio di Amburgo dove vive. Il testo in latino contiene le indicazioni per raggiungere il centro della Terra attraverso un vulcano, lo Snæffels in Islanda.

Durante questa lunga discesa il professore e i suoi compagni incontreranno ogni sorta di pericolo e di meraviglia, fino a scoprire un mare sotterraneo in cui sopravvivono ancora degli esemplari di dinosauro, tra cui un ittiosauro e un plesiosauro. Non solo: Lidenbrock scoprirà anche i resti di un’antica tribù di uomini preistorici, così come l’esistenza di una razza di giganti che sfruttano dei mastodonti alla stregua di animali da bestiame.

Se avete un figlio o un nipote di giovane o giovanissima età da iniziare ai piaceri della lettura, vi consiglierei di inserire Viaggio al centro della Terra in una “lista ristretta” di titoli da regalargli. Se volete adottare una strategia vincente, aggiungente al libro il DVD della sua più recente trasposizione cinematografica, quella del 2008 realizzata da Eric Brevig, con Brendan Fraser come protagonista. Non è certo il lavoro più bello, tra i tanti ispirati al romanzo di Verne, ma aiuterà il vostro piccoletto ad approcciarsi al romanzo.
Starà poi a lui scoprire le differenze e capire qual è la versione che preferisce.

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