La blog novel, o blog book, se preferite, è giunta alla sesta puntata e solo ora stanno iniziando a saltar fuori alcuni elementi particolari della storia.
Il primo lo avete visto nel capitolo sei ed è Maschera Bianca (anche se, come fa notare qualcuno, indossa un trench beigé... ma ve lo immaginate un vigilante che si fa chiamare Maschera Beigé?).
La new entry si ispira chiaramente agli eroi mascherati della Golden Age americana, di cui ho parlato alcune volte sul blog, per esempio recensendo The Twelve.
I vigilantes e i “super” della golden age erano improbabili nei costumi e nelle personalità. Erano figli dei loro tempi, in cui la distinzione tra bene e male sembrava decisamente più netta.
Mi piace molto il modo in cui alcuni autori, per esempio quelli di The Twelve o di Project Superpowers, stanno attualizzando quegli eroi vintage, cercando di calarli nel XXI secolo, con tutta la serie di traumi che ne derivano. Non è infatti facile per persone vissute negli anni '30 e '40 trovarsi a interagire col nostro presente.
Maschera Bianca, di cui man mano vi verranno rivelati alcuni particolari, prende spunto da una marea di vendicatori letti e amati in questi anni. Senza spoilerare troppo e attenendosi al mero lato estetico, sono per esempio evidenti i richiami a The Shadow (che a sua volta ispirò il ben più noto Batman). Ma non posso dimenticare nemmeno il semisconosciuto Phantom Reporter o The Black Terror. Né tantomeno posso scordarmi di Moon Knight.
Nonostante la new entry vi posso però rassicurare: Borgo Pliss non sarà una storia di vigilantes, vendicatori e supereroi. Come vi ho già detto più volte, sarà invece un contenitore, un miscelatore in cui sperimentare e divertirsi.
Altre cose le scoprirete già nel capitolo numero sette.
La cosa che mi fa piacere è il costante buon numero di commenti ricevuti e l'affetto che alcuni lettori già provano per questa mia novel a puntate. Senza questo entusiasmo non si andrebbe poi lontano, e il rischio dei blog book è proprio quello di mollarli perché pochi commentano oppure perché giurano di leggere tutti i capitoli soltanto alla fine delle pubblicazioni.
Dal punto di vista della scrittura devo dire di essermi finalmente abituato all'autoimposto standard delle 500-550 parole, anche se nei capitoli più importanti – quelli esplicativi – è complicato arrivare a un giusto equilibrio tra dialoghi, azione e descrizioni minime indispensabili. Comunque insisto: l'esperimento si sta rivelando utilissimo per migliorare stile, forma e gestione del tempo.
Inoltre la pubblicazione a puntate mi permette di fare un editing più preciso, migliorato di volta in volta dai commenti dei lettori. Fino a ottenere quello che sarà, alla fine dei giochi, un racconto lindo e pulito. Professionale al 100%.
Qualche settimana fa vi ho promesso di riflettere sull'eventualità di proporre capitoli domenicali. È una cosa che ancora sto pensando. Da una parte la troverei sacrosanta per alzare il ritmo, dall'altra andrebbe un po' a ledere il certosino appuntamento del mercoledì coi lettori. Ci penserò ancora un po'. Intanto, su gentile richiesta, dovrebbe arrivare un capitolo-bonus domenica prossima visto che è festa.
Piuttosto stavo valutando un'altra cosa. Fatti due conti, con quasi una trentina di capitoli già pronti, Borgo Pliss “rischia” di diluirsi su un periodo di quasi otto mesi. La cosa non mi spiace affatto, ma temo che qualche lettore si possa stancare di questa specie di maratona.
Quindi l'idea, tutta da valutare, è: e se dopo un certo numero di puntate, diciamo 20, pubblicassi l'ebook completo a 0.99 euro, continuando al contempo la pubblicazione settimanale sul blog? Così i lettori avrebbero due opzioni per usufruire della storia: tutto subito o poco alla volta.
Che ne pensate?
Per ora è tutto, alla prossima!