La cugina di campagna di Leonardo. Un affresco di Luini ritrovato

LA CUGINA DI CAMPAGNA DI LEONARDO

Un affresco di Luini ritrovato

di Vanni Cuoghi

 

 

In un documento datato 21 aprile 1498 tal Gualtiero Bascapè informava il Signore di Milano, Ludovico il Moro, del fatto che “...lunedì se desarmerà la camera da le asse, cioè da la tore. Maestro Leonardo promette finirla per tuto septembre.”

Questo documento trasse in inganno Luca Beltrami nel 1885 che definì erroneamente “Sala delle Asse “ la stanza dipinta da Leonardo da Vinci situata nella zona Nord -Est del Castello Sforzesco di Milano.
Beltrami pensava che la parola “delle Asse “ fosse riferita ad una pannellatura lignea che rivestiva le pareti, invece erano i ponteggi allestiti per la decorazione del soffitto.
Questa errata considerazione portò lo storico a considerare postume le tracce di decorazione sulle pareti che rappresentavano tronchi di alberi.

La stanza è un esempio straordinario del genio di Leonardo e ne rivela un aspetto ludico inedito. L'artista decora le pareti e il soffitto rappresentando un bosco. Dai tronchi , dipinti sulle pareti, arriva alle lunette seguendo seguendo l'andamento architettonico in un inaspettato trompe l'oeil. Il soffitto è un groviglio di foglie e rami in cui campeggia la stemma ducale.

Fin qui niente di nuovo, se non il fatto che , qualche settimana fa , mi sono imbattuto casualmente in una decorazione analoga che, presumibilmente, è stata realizzata nello stesso periodo.

Lungo la strada statale 494 che da Milano, costeggiando il Naviglio Grande, porta ad Abbiategrasso
andiamo a pranzo con degli amici a Zelo Surrigone all' Antica Trattoria di San Galdino.
Arriviamo con largo anticipo rispetto all'orario prestabilito e nell'attesa chiedo alla titolare del ristorante se è possibile visitare il piccolo oratorio adiacente.
Avevo già notato un'epigrafe sulla facciata che indicava l'anno di fondazione (1418) e i nomi dei committenti : Bernardo e Gabriele Sala.

All'apertura del portone ecco la sorpresa : in una stanzetta di quattro metri per tre sono dipinte sette figure monocrome di Santi intervallate da colonne che raffigurano alberi i cui rami arrivano ad intrecciarsi sulla volta proprio come nella Sala delle Asse!
Siamo davanti alla “cugina di campagna “ di Leonardo.

La decorazione floreale dà forma ad un cuore, che ritroviamo raffigurato nello stemma della famiglia Sala e le figure dei Santi, secondo me , sono attribuibili a Bernardino Luini. Riconosco, fra le altre ,San Sebastiano trafitto dalle frecce, Santa Caterina con la ruota, San Rocco che mostra la ferita sulla gamba e il fedele cagnolino, Santa Barbara con la torre e San Gerolamo con il leone; purtroppo il grado di conservazione e qualche ridipintura non ne consentono una lettura completa e precisa.

I grandi viaggi sono sempre dietro la porta di casa e, il miglior happy hour (letteralmente “ora felice”) potrebbe essere un salutare pranzo domenicale in compagnia di Leonardo e Bernardino Luini a base di Bonarda, salame pancetta e insalata russa (qui la fanno buonissima) tanto per cominciare.
I primi e i secondi seguono la stagionalità; fantastico l'ossobuco con il risotto, la trippa e nelle giornate fredde la casoeula. Tra I dolci non dovete perdere lo zabaione , le crostate e la torta al cioccolato.
Il consiglio è di indossare un paio di pantaloni comodi: eviterete di sbottonarli a fine pasto.

Dove : Antica Trattoria di San Galdino
via Vittorio Emanuele 22 Zelo Surrigone (Mi)
Tel 02 9440434
chiuso domenica sera e lunedì
prezzo medio 25-30 euro
Carte di credito e bancomat : si

 

 

 

[Al di la del Bere e del Mare, la Rubrica di Vanni Cuoghi n.06 "La cugina dfi campagna di Leonardoi" pubblicato su lobodilattice il 14-06-2010]
 

 

 

 

 

 

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