Hater (di David Moody)

Hater
di David Moody
Gollancz book
$ 5.60 (paperback) $ 8.34 (Kindle ebook)

Sinossi

Danny McCoyne è un impiegato comunale di una cittadina inglese. Il suo lavoro non gli piace, la famiglia – composta dalla moglie Lizzie e dai tre figli, di cui in età scolastica – lo opprime. Ha un brutto rapporto col suocero Harry, che non l'ha mai apprezzato. Per non parlare delle vessazioni che subisce ogni giorno dalla sua responsabile.
C'è ancora qualcosa che può andare male nella vita di Danny?
A quanto pare sì.
Giorno per giorno in tutto il paese aumentano gli inpiegabili casi di violenza selvaggia che portano a omicidi bestiali ed efferati. La gente sembra impazzire di punto in bianco, senza una ragione apparente. Quelli che sono dapprima casi isolati diventano episodi in crescita esponenziale.
Nel giro di un paio di settimane la crisi, seppur minimizzata dal Governo, è nazionale.
A quel punto Danny McCoyne avrà un preciso obiettivo nella vita: difendere la famiglia.
Sperando che al contempo essa non impazzisca come succede agli Odiatori là fuori...


Commenti

Hater è il primo romanzo di David Moody che leggo.
Da quello che s'intuisce sbirciando il suo sito ufficiale, Moody è uno “zombie guy”, ossia una specie di Brian Keene in versione inglese. Insomma: un autore che basa buona parte della sua carriera su romanzi incentrati su zombie, pandemie e catastrofi globali in salsa horror.
Uno di noi.
La trama di Hater non si discosta molto dai capisaldi del genere. Abbiamo la misteriosa epidemia che pian piano si diffonde in tutto il paese. C'è il governo ottuso che cerca di insabbiare tutto. Ci sono le reazioni più o meno egoiste della gente, che mettono a nudo il lato peggiore dell'essere umano.
Però Moody ha aggiunto quel pizzico di ingredienti bonus che mi hanno fatto apprezzare il suo romanzo più di molti altri.
Innanzittutto il protagonista, Danny McCoyne. Un uomo come tanti, uno sfigato che si trova intrappolato in un lavoro d'ufficio con dei colleghi odiosi, e a casa con dei bambini insopportabili e con una moglie ancora legata al vecchio padre. Danny non è un eroe, non è Superman, non ha particolari pregi, capacità o risorse. È un medio-man a tutti gli effetti.
Trovo apprezzabilissima la scelta di farne il protagonista di una pandemic-apocalypse.

Così come è apprezzabile il crescendo della storia. Le prime 30-40 pagine ci descrivono la vita, noiosa e deprimente, della famiglia McCoyne. Noiosa perché non ha nulla di esaltante: lavoro, casa, spesa, DVD, visita al nonno. Sembra quasi di aver sbagliato romanzo e di aver acquistato il solito mainstream. Proprio per questo quando l'orrore (il perturbante) esplode, colpisce ancor più nel segno. Stupisce e coinvolge. Mica roba che si trova tutti i giorni, in romanzi di questo genere.

Altra nota di merito: non ci sono zombie. Gli odiatori ricordano piuttosto i pazzi de La città verrà distrutta all'alba, almeno in apparenza, ma la causa di questa pandemia di follia rimangono molto sul vago, nonché tratteggiati senza mai abbandonare un'atmosfera di mistero e di giallo. Del resto non sta certo ai McCoyne scoprire perché sta accadendo tutto ciò.
Ai McCoyne tocca solo cercare di sopravvivere.
Anche se c'è un grosso, grosso colpo di scena ad attendere i lettori. Non vi dico quale per non rovinarvi la sorpresa, ma vi assicuro che si tratta di qualcosa di spettacolare. Una trovata che ha sorpreso anche un lettore scafato come me.

Ottimo romanzo. E' il primo di una trilogia, ma può essere letto anche come libro a sé stante.
Dal sito di Moody vengo a sapere che a ottobre Hater verrà pubblicato in Italia da Urania. Se è così io un pensiero ce lo farei, ammesso e non concesso che in redazione non pratichino i soliti orribili tagli in fase di traduzione.

Informazioni su 'Alessandro Girola'