Il MUST, Museo Storico della città di Lecce. Tra genius loci e contemporaneità locali

Per chi lo aspetta da tempo, il momento è finalmente (quasi) arrivato! Tra pochi giorni - esattamente il 20 aprile alle ore 18.00 - si apriranno al pubblico le porte del neonato MUST – Museo Storico di Lecce, che occupa le splendide sale dell’Ex Monastero di Santa Chiara, nel pieno centro cittadino.

Il museo rappresenta la più grande occasione per la città di raccontare se stessa e la sua storia ad un vasto pubblico, grazie ai preziosi reperti storico-archeologici provenienti da vari contenitori museali ed espositivi: dalle origini greche, alle invasioni turche e romane sino agli affascinanti intrecci tra Oriente ed Occidente.

I tremila metri quadrati del MUST tuttavia – al passo con le più moderne e dinamiche realtà museali – offriranno l’opportunità di legare strettamente la storia della città, con la sua contemporaneità più viva, grazie anche alle esposizioni di noti artisti salentini previste nei prossimi mesi.

Contemporaneamente all’inaugurazione verranno presentate due importanti mostre: la prima, a cura dell’Arch. Nicola Elia e di Antonio Cassiano, sullo scultore salentino Cosimo Carlucci, la cui genialità fu plaudita non solo nella terra natìa, ma anche all’estero, dove partecipò ad importanti esposizioni universali (ricorre tra l’altro proprio nel 2012 il venticinquennale della morte); la seconda, a cura di Anna Cirignola, sulla fotografa americana Jenny Okun, che nelle sue immagini – diciassette delle quali entreranno a far parte delle collezioni comunali -  ritrae pezzi d’arte, edifici e nature in genere, giocando con forme e colori e creando artifici emozionali di forte suggestione.

Un momento importante per Lecce dunque, che nelle ultime settimane, grazie al sostegno degli operatori culturali del territorio, sta portando avanti anche la propria candidatura a capitale europea della cultura e che con questo nuovo, ulteriore tassello, dimostra quanto la città sia stata negli ultimi anni lungimirante nei confronti dell’arte, dando spazio a progetti di grande respiro culturale ed educativo, sostenendo gli ingegni creativi locali, oltre che il passato storico di un territorio in continua crescita ed evoluzione, che può e che deve tenere il passo con le maggiori realtà artistiche europee, forte, nel contempo, del proprio sublime genius loci.