SPAZIO M'ARTe, galleria informale nel cuore di Brera

 

Spazio M'Arte, un esperimento, riuscito, di arte “democratica” e popolare.

 

Il 2 maggio è stato inaugurato nel cuore di Brera, a fianco del teatro Strehler, uno spazio espositivo per artisti, denominato “Spazio M'Arte” dall'associazione culturale artistica M'Arte, sorta nel 2007.

L'esperimento, giunto al suo primo mese di vita, è stata un'avventura un po azzardata: consentire ad artisti di qualità e livello di esporre nel periodo di Expò nel pieno centro di Milano senza essere taglieggiati, defraudati e spennati.

Il piccolo gruppo promotore, composto da artisti, si è auto finanziato, ha raccolto qualche generoso e utile sponsor per beni di consumo e illuminazione degli spazi e ha ottenuto temporaneamente per 6 mesi, in cambio di migliorie strutturali, due spazi poi unificati dall'associazione Gaia Onlus e dall'Autorità Palestinese. La ristrutturazione e l'allestimento meticoloso dei due spazi ha consentito la nascita di questa galleria popolare nel cuore di Brera: Spazio M'Arte.

Ogni settimana circa si alternano fino ad ottobre gruppi di artisti di sicuro valore. Lo Spazio è riuscito a far esporre, in questa fase, 50 artisti, ha messo in contato artisti e acquirenti, galleristi e critici, gruppi organizzati di fotografi, pittori e cultori delle tradizioni milanesi, ha consentito di vendere opere, ha stampato un pregevole catalogo con le opere esposte, pubblicizzato l'evento e i diversi vernissage, aderito al Milano Pride, attivato partecipate e vivaci discussioni e confronti sui social media, avviato lo scambio di artisti e di opportunità con altri spazi e altre città.

 

Quello dell'arte, è noto, è un mondo molto chiuso, elitario e radical chic. Con questa esperienza, condivisa, partecipata e di qualità, siamo riusciti a dimostrare che è possibile fare arte, esporre, vendere e confrontarsi anche fuori dai circuiti fossilizzati delle solite gallerie d'arte e distanti da trafficanti e “manager” d'arte mercenari.

Non ci accontentiamo di aver offerto agli artisti e alla città uno sprazzo di arte di qualità “democratica” e popolare; cercheremo di fare di più e di replicare questa bella esperienza anche quando Expò avrà chiuso i battenti.

elena marchetto

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