Passi di: Laura Pariani. “Dio Non Ama I Bambini”
Laura Pariani si è rivelata per l'ennesima volta una grande scrittrice, capace di portare il lettore dentro le storie e di fargliele sentire sulla propria pelle. Non è stata una lettura facile, l'argomento è crudele e le descrizioni così reali che, se non fosse per il valore culturale e letterario intrinseco, si potrebbe definire questo libro un "horror".
Il guaio è che per raccontare certe storie, certe situazioni, e farle arrivare nella loro verità, non si possono fare sconti sulle parole da usare, non si possono dare versioni edulcorate della realtà se è proprio della realtà che vogliamo parlare, certi fatti si possono descrivere solo usando i termini corretti altrimenti ci stiamo a raccontare le novelle. La Pariani parte da fatti realmente accaduti nell'Argentina nei primi del '900, il romanzo è ambientato a Buenos Aires nei quartieri degli immigrati, soprattutto italiani, e ci offre una fotografia realistica e umanamente sconvolgente, di ciò che era la vita per la classe povera del nostro popolo costretto ad emigrare.
Il sudiciume, l'ignoranza, l'assenza di diritti per le donne e per i bambini, una cultura di sopruso che oggi fatichiamo a pensare possibile tra la nostra gente, ma che solo cento anni fa era la norma.
La cosa che mi ha colpita è che solo un secolo ci separa da queste storie, e a noi, che oggi ci consideriamo così evoluti, anche per quanto riguarda i diritti umani, può sembrare impossibile essere passati per una tale barbarie. Ma la cosa che mi ha sconvolta maggiormente è che in realtà nessun secolo ci separa da questo modo di vivere bruto, la condizione dei nostri emigranti in Argentina di cento anni fa è la stessa dei disgraziati che arrivano adesso sulle nostre coste sui barconi, gente disperata che non ha nulla da perdere e viene in Italia nella speranza di una vita migliore, con la differenza che oggi emigrano anche i laureati.
La condizione della donna, che nella nostra cultura ha fatto passi da gigante, in alcune popolazioni è rimasta ai limiti della schiavitù, proprio come leggiamo in questo libro, perchè anche le donne italiane sono state trattate come schiave, come esseri buoni solo a fare figli e a spaccarsi la schiena.
Il dato che emerge con prepotenza è che l'ignoranza, la mancanza d'istruzione, sono i pilastri base della mancanza di diritti, degli atteggiamenti barbari e brutali, della cattiveria che si sviluppa tra i poveracci; quindi questa gente è disgraziata non solo perchè vissuta cento anni fa, ma soprattutto perchè cento anni fa moriva di fame e non aveva un minimo di istruzione. Se adesso in Italia ci sentiamo lontani anni luce da certe situazioni non è tanto merito del tempo passato quanto di un'evoluzione culturale dovuta ad un'istruzione diffusa e alla portata di tutti, nonché ad un benessere economico ragionevole per la maggior parte delle persone. Sta di fatto che in certi quartieri poveri, in certi ambienti dove la cultura e l'istruzione non arrivano, tutt'ora si vivono situazioni analoghe, la differenza è che prima quella era la normalità e la maggioranza, mentre oggi è un eccezione e una minoranza.
Ho durato una fatica immensa a leggere questo libro, ciò che racconta fa male, è cattivo, spietato, ma ho resistito perchè il messaggio che la Pariani vuole dare merita di essere ascoltato e recepito.
Dio non ama i bambini, ma non ama nemmeno le donne, e nemmeno gli uomini, non ama le vittime e nemmeno i carnefici, Dio non ama nessuno, se realmente esistesse non permetterebbe certi scempi, ma questo è il mio pensiero personale da agnostica-ex-cattolica.
Questo è un romanzo che dovrebbe leggere chi si riempie la bocca di propaganda contro gli immigrati, chi urla "fuori dalle balle" dovrebbe leggere cosa passavano e cosa vivevano i nostri avi che scappavano dall'Italia perchè non avevano di che vivere, dovrebbero sapere che durante la storia vari popoli, tra cui il nostro, sono passati per momenti di grande difficoltà e sono stati costretti a scappare.
I populisti che cavalcano l'onda del malcontento e che fanno della lotta all'immigrazione una bandiera dovrebbero sapere soprattutto che l'unico modo di affrontare certe situazioni è quello di fornire istruzione a tutti, perchè l'istruzione, quella vera, è nemica della violenza, della fame, della crudeltà, dei soprusi.
Ovviamente con questo mio piccolo commento al libro della Pariani non voglio offrire soluzioni facili e ingenue ai problemi enormi che ci affliggono, non ho le capacità e nemmeno le possibilità per fornire ricette miracolose ai guai dell'umanità, voglio solo porre l'attenzione sulla leggerezza con cui certi argomenti vengono liquidati e su come troppo spesso ci si dimentichi che da certe paludi ci siamo passati anche noi.
"Dio non ama i bambini" è un libro duro ma molto bello. Leggetelo.
Citazioni
"è diventata una consuetudine la "cama cariente": il padrone di un'abitazione affitta un letto a ore, cinque o sei letti per ogni stanza; gli immigrati dormono quattro ore, poi vengono svegliati e nel letto ancor caldo si sdraia qualcun altro che nel frattempo è rimasto ad aspettare il suo turno nel patio"
Dio non ama i bambini di Laura Pariani
Laura Pariani
2007
Supercoralli
pp. 306
€ 18,00
ISBN 978880618760
Dio non ama nessuno